Silicon Valley taglia ancora, Cisco ne manda a casa 6.000

NEW YORK. – Cisco Systems ridurrà la propria forza lavoro di 6.000 unità, l’8% del totale. E andrà ad allungare l’elenco delle società della Silicon Valley alle prese con riduzioni della forza lavoro per risparmiare, riorganizzarsi e rilanciarsi, e che hanno tagliato migliaia di posti di lavoro dall’inizio dell’anno. L’annuncio di Cisco arriva con la trimestrale che mette in evidenza una contrazione dell’utile netto dell’1%, e un lieve calo dello 0,5% dei ricavi. Risultati in linea con le attese e che mostrano come il peggio sembra essere passato, anche se restano difficoltà sui mercati emergenti: ”hanno perso slancio nel quarto trimestre” ammette la società, prevedendo un primo trimestre dell’esercizio fiscale debole. Nonostante il miglioramento dei conti, Cisco continua però la sua ristrutturazione e annuncia nuovi tagli, che vanno ad aggiungersi ai 4.000 dello scorso anno. Riduzione, quella attuale che – afferma l’amministratore delegato, John Chambers – punta a creare posto per posizioni diverse, con requisiti diversi. I tagli infatti saranno effettuati nelle attività in calo, per consentire alla società di assumere nelle divisioni in crescita. Cisco è l’ultima società della Silicon Valley, in ordine temporale, a tagliare la propria forza lavoro. Apple intende ridurre 200 posizioni dopo l’acquisizione di Beats nei mesi scorsi, per evitare sovrapposizioni. Intel ha annunciato 5.000 tagli. Texas Instruments 1.100. Hewlett-Packard ha annunciato agli investitori che ridurrà di ulteriori 11.000-16.000 posti oltre ai 34.000 già effettuati. Microsoft ha ridotto la propria forza lavoro di 18.000 unità in seguito alle nozze con Nokia. Per il colosso di Redmond si è trattato della maggiore riduzione di personale della sua storia: un taglio deciso dall’amministratore delegato, Satya Nadella, per snellire e rendere più efficiente la società. Una decisione, quella di Nadella, di rottura con il passato, con il suo predecessore Steve Ballmer che si è limitato a riduzioni della forza lavoro di piccoli gruppi e, anzi, ha finito per aumentare complessivamente l’organico, passato da 89.000 dipendenti nel 2010 a 127.000 con l’acquisizione di Nokia.

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