Mogherini verso l’Ue, Pistelli favorito alla Farnesina

ROMA. – Scaramanzia e veti dell’ultimo minuto impongono il basso profilo. Ma nel governo c’è ottimismo sulla nomina di Federica Mogherini a Lady Pesc. Un successo, se andasse in porto, considerato fondamentale da Matteo Renzi per dimostrare il peso dell’Italia in Europa ma che aprirebbe il nodo della successione alla Farnesina. Il favorito al momento sembra il viceministro Lapo Pistelli perché, con le molte crisi internazionali aperte, sembra prioritario garantire continuità al ministero degli Esteri che, altrimenti, dovrebbe cambiare titolare per la terza volta in un anno. Da oggi a sabato, Renzi è impegnato in contatti con i leader europei per ottenere il posto di Alto Rappresentante, che è anche vicepresidente della commissione. Un ruolo che che sin dall’inizio il governo italiano ha chiesto, escludendo piani B e nonostante il brusco stop di luglio per la contrarietà dei paesi dell’est. Anche se le trattative sono tutte aperte, sembra però che la strada per Federica Mogherini sia in discesa. Se sabato, al consiglio straordinario europeo a Bruxelles, le cose andranno bene, il premier avrà tempo fino a novembre, quando la nuova commissione entrerà in carica, per decidere il nuovo ministro degli Esteri. Per la scelta le varianti e valutazioni sono molte. In primo, il fatto che si scopra una casella potrebbe essere l’occasione per un rimpasto di governo più corposo. Il Pd vorrebbe un ridimensionamento di Ncd alla luce del risultato delle europee ma l’ipotesi che Angelino Alfano possa passare alla Farnesina liberando il ministero degli Interni viene considerata peregrina dentro la maggioranza. “Per togliere peso a Ncd – spiegano fonti di maggioranza – bisognerebbe passare da tre a due ministeri in quota al partito di Alfano ma non è detto che Renzi voglia aprire fronti di guerra in un autunno che si annuncia già caldo”. C’é poi il tema delle quote rosa, da sempre uno dei pallini del presidente del Consiglio, che del numero di donne nel governo si è sempre fatto un vanto. Con la partenza in Ue di Mogherini, la presenza femminile si abbasserebbe. E anche se il ministro della Difesa Roberta Pinotti, una delle candidate, secondo i rumors, passasse alla Farnesina, non risolverebbe la questione delle quote rosa. Per questo sembra, al momento, più probabile che Renzi punti a non toccare gli equilibri di governo anche se c’è chi, anche dentro l’esecutivo, spinge per una valutazione più complessiva sulla reale efficacia di alcuni ministeri e ministri. (di Cristina Ferrulli/ANSA)

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