Toro col fiatone, ma torna in Europa dopo 20 anni

TORINO. – Per la Torino di sponda granata, il sogno è realtà: il Toro è in Europa League 20 anni dopo l’ultima sua apparizione sul palcoscenico continentale, per il delirio dei 21mila dell’Olimpico. La vittoria per 1-0 sull’RNK Spalato è la ciliegina sulla torta di un percorso che ha avuto in Giampiero Ventura il protagonista. Dalla serie B all’Europa, all’alba della quarta stagione con il tecnico in panchina. E domani i granata, dopo 20 anni, si potranno godere il sorteggio dei gironi di Europa League. Non accadeva da una generazione. La qualificazione porta la firma di El Kaddouri (su rigore da lui stesso procurato) ma la partita non è stata una passeggiata per il Toro. Perché lo Spalato, pur non trascendentale dal punto di vista tecnico, si è confermato ben organizzato e ha potuto sfruttare una condizione fisica decisamente migliore (la formazione di Matic è già alla sesta di campionato) e ha impensierito in più occasioni i granata, in sofferenza nel finale. Tanto che, prima del vantaggio al 22′, è stato necessario un miracolo di Padelli su un colpo di testa all’indietro di Dujmovic. Il Toro ha comandato le operazioni fin dall’inizio pur con qualche pausa, non riuscendo ad alzare il ritmo. Ci ha pensato così El Kaddouri, il più presente insieme a Quagliarella, a rompere l’equilibrio. Il rigore concesso dall’arbitro Sidiropoulos sul cross dello stesso centrocampista è generoso perché il pallone colpisce prima la gamba e poi la mano di Ibriks, ma tant’è. Il vantaggio sembra mettere le cose in discesa, Vukovic vola su un pallonetto da 35 metri di Quagliarella. Poi Benassi, egoisticamente, spreca un contropiede con Barreto libero. Quindi ancora Quagliarella sfiora il raddoppio nel finale di primo tempo con un sinistro che sfiora il palo, dopo che i croati avevano spaventato l’Olimpico con un tiro al volo di Glavina finito di poco fuori. Non è stato un percorso tranquillo, insomma, quello del Toro. Accade lo stesso nella ripresa: Quagliarella e Barreto vanno subito vicini al gol ma Bilic mantiene svegli i granata colpendo il palo di testa, partendo però in posizione fuorigioco. Lo Spalato cresce, la squadra di Ventura arretra il baricentro e prova a controllare complice un po’ di paura che via via subentra. Si resta sul filo del rasoio fino al termine, Martinez sfiora il gol della sicurezza. Poi esplode la gioia granata.