Brasile: scatta l’allarme recessione, colpa dei Mondiali

RIO DE JANEIRO. – Ancora segnali negativi (sebbene in parte attesi) dall’economia brasiliana: gli ultimi dati dell’Istituto di statistica (Ibge) verde-oro rivelano un calo dello 0,6% nel secondo trimestre dell’anno nella comparazione con il primo trimestre. In base a una nuova analisi, inoltre, anche il primo trimestre avrebbe subito una contrazione pari allo 0,2%: i numeri diffusi a maggio avevano invece segnalato una crescita dello 0,2%. Il calo di due trimestri consecutivi – sottolineano gli esperti – configura una ”recessione tecnica” per il gigante sudamericano. Condizione tuttavia negata dal ministro delle Finanze di Brasilia, Guido Mantega. ”Recessione è quando si ha disoccupazione in aumento e reddito in diminuzione, ma qui la situazione è opposta”, ha sottolineato il rappresentante di governo. Per Mantega, la crescita interna è stata pregiudicata dal minor numero di giorni utili a disposizione nella prima metà dell’anno, a causa della Coppa del mondo di calcio, realizzata tra il 12 giugno e il 13 luglio scorsi. Il che – secondo il ministro – si è tradotto in un impatto negativo di 0,2-0,3 punti percentuali sul risultato totale del Pil del secondo trimestre. ”Il terzo trimestre sarà positivo”, ha aggiunto Mantega. I Mondiali – osservano gli analisti – hanno paralizzato la produzione industriale, facendola scendere a 1,5% nel secondo trimestre. Mentre l’incertezza sul risultato delle elezioni di ottobre ha accentuato il taglio degli investimenti (-5,3%). Ciò non toglie che, a poco più di un mese dall’appuntamento con le urne, il pessimo risultato nel Pil raggiunto dalla settima potenza mondiale costituisce un ulteriore grattacapo per la presidente Dilma Rousseff, candidata a un secondo mandato.

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