Ripresa Usa avanti, si avvicina la fine acquisti Fed

NEW YORK  – La crescita economica americana procede. La Fed non constata alcun netto cambiamento rispetto all’ultimo esame sulla ripresa statunitense: le spese dei consumatori crescono, il mercato immobiliare migliora e il trend sul mercato del lavoro e sui salari é ‘invariato’. Il Beige Book, il rapporto sull’economia americana che fará da base alle scelte di politica monetaria della Fed nella riunione del 16-17 settembre, arriva a poche ora dall’attesa conferenza stampa del presidente della Bce, Mario Draghi, e fotografa una realtá ben diversa da quella europea. Anche se l’inflazione resta bassa e la disoccupazione cala solo gradualmente, la ripresa economica americana procede.

E i dati degli ultimi giorni lo confermano: l’Azienda America cresce, anche se piú lentamente rispetto al passato. Il tutto sembra indicare che la Fed rispetterá la sua tabella di marcia, ovvero la chiusura in ottobre del piano di acquisti di asset. Uno stop che mette la Fed nella direzione opposta della Bce, chiamata da piú parti a un programma ‘stile-americano’ a sostegno della crescita e della stabilitá dei prezzi. Dopo miliardi iniettati all’economia, invece, la Fed é pronta a fare un passo indietro, assicurando peró che manterrá i tassi bassi per un periodo prolungato dopo la fine del piano di quantitative easing. Una ‘promessa’ che la Fed potrebbe non mantenere: se l’economia accelererà, i tassi saliranno prima delle attese, altrimenti una stretta potrebbe essere posticipata.

Il presidente della Fed, Janet Yellen, si è mantenuta cauta da Jackson Hole, precisando che la ripresa non è ancora completa e il mercato del lavoro è lontano dalla piena occupazione. Una posizione, che a fronte di una possibile accelerazione del pil sarà difficile da mantenere di fronte ai molti che temono che la politica della Fed possa causare nuove bolle.

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