Nuova Balotellata, ma è giallo a Liverpool

LONDRA. – E’ bastata una fotografia rubata durante un’amichevole per scatenare l’ennesima tempesta mediatica attorno a Mario Balotelli, sospettato di aver scalciato in testa un’avversario. Impossibile al momento trovare conferme o smentite, nessuno – dal diretto interessato fino al Wolverhampton, la squadra che oggi pomeriggio ha affrontato in amichevole il Liverpool – ha voluto commentare l’episodio. Dunque è più che possibile che a Melwood non sia successo nulla, se non un banalissimo scontro di gioco tra Baloltelli e George Saville. Eppure, pochi minuti dopo il triplice fischio finale, su Twitter già impazzava l’annuncio della nuova balotellata. Il calcio in testa all’avversario a terra, la baruffa successiva, l’intervento dei suoi compagni per riportare la calma, e infine la pronta sostituzione voluta da Brendan Rodgers. Una sceneggiatura articolata, ma destinata a restare anonima perché l’amichevole dei Reds si è giocata a porte chiuse. Senza spettatori nè tanto meno giornalisti. Legittimo il sospetto che il racconto sia opera della fervida fantasia di qualche – e in Inghlterra ne è piena l’aria – prevenuto nei confronti di Balotelli. Perché fin dal suo arrivo Mario è diventato l’osservato speciale, inseguito e braccato ovunque, tutti in attesa della prima balotellata per battezzare il nuovo corso. Aveva lasciato l’Inghilterra dopo aver dato fuoco ad una villa, collezionato multe, tirato freccette ai compagni. Impossibile ritrovarlo maturato, come invece sostiene il suo nuovo manager. Sia la fine della relazione con Fanny che l’affitto della villa stile Hollywood hanno fatto clamore. Ma per riconquistare la prima pagina dei tabloid c’è bisogno di uno dei suoi proverbiali colpi di testa, come appunto un calcio ad un avversario a terra. Impazza la stampa scandalistica, si accende il web: Balo è tornato. E poco importa che la verità possa essere completamente diversa, che non sia successo nulla. Mai rovinare una bella storia su Balotelli, vera o falsa è comunque una notizia.  (di Lorenzo Amuso/ANSA)