Maltempo: task force a Palazzo Chigi, 3,4 miliardi di danni in 7 mesi

ROMA. – “Solo negli ultimi 7 mesi i nubifragi e gli allagamenti hanno causato vittime e sfollati e prodotto 3,4 miliardi di danni e devastazioni”: a fare il punto della situazione, alla luce della pesante ondata di maltempo che nelle ultime 48 ore ha devastato il Grargano, causando anche vittime, è il coordinatore della Struttura di missione del governo Erasmo D’Angelis. Che rassicura: “le sofferenze e i molti danni indicano la necessità di fare in fretta e recuperare e investire subito ingenti risorse in prevenzione ed è questo – sottolinea – l’approccio del governo Renzi”. Il dissesto, aggiunge D’Angelis, pesa quindi anche sui conti dell’Italia, visto che “non solo uccide e devasta territori ma aumenta il debito pubblico”. Del resto, ricorda, in Italia sono 6.633 i Comuni a rischio alluvioni e frane, vale a dire quasi l’82% del totale. Un quadro amaro, sul quale “l’Italia smette di piangere lacrime di coccodrillo e di rinviare opere di protezione e prevenzione”, anche utilizzando quanto previsto dal decreto ‘Sblocca Italia’, che a suo dire “creerà le condizioni strutturali e finanziarie per voltare pagina”. Sul fronte dell’attuale emergenza nel Foggiano, il coordinatore della Task Force di Palazzo Chigi fa sapere di essere “in contatto con i rappresentanti delle Istituzioni pugliesi, ed è già iniziato con la Regione e con il Presidente Vendola, anche nella sua veste di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, il lavoro di verifica delle cause e delle opere urgenti da realizzare”. Quindi, aggiunge, da subito “lavoreremo insieme alla Regione Puglia, sapendo anche che è la prima in Italia per impegno dei fondi regionali per il dissesto idrogeologico, considerati giustamente prioritari e fuori dai vincoli del patto di stabilità”. Sempre la Puglia, riconosce da ultimo l’esponente di Palazzo Chigi, “è fra le prime per capacità di spesa dei fondi erogati per opere di difesa contro frane e alluvioni, con l’80% degli interventi programmati nel 2009 insieme allo Stato, che sono o conclusi o che vedranno aprire i cantieri entro l’anno in corso, per circa 175 milioni di euro”.