Franco Agostinone: al Festival della Canzone Italiana di New York in ricordo di Rossano

NEW YORK. – Chi lo conosce sa della sua vena artistica e del suo grande amore per la musica. Ora Franco Agostinone, imprenditore abruzzese che ormai da anni trascorre la sua vita tra Venezuela e Colombia, sbarcherà a New York insieme ad una sua canzone che è stata selezionata per il Festival della Canzone italiana. Questo appuntamento canoro si svolge da anni nella grande mela ed  è considerato uno dei più importanti del suo genere fuori dall’Italia.

Il prestigio è frutto dell’impegno e la serietà con cui è stato sempre organizzato dai membri dell’Associazione Culturale Italiana di New York.

Quest’anno la giuria sarà presieduta da Patty Pravo e sarà composta anche da quattro attori della nota serie televisiva “Un posto al sole”.

Le canzoni selezionate sono undici di cui cinque sono state scelte tra autori italiani e le restanti sei tra autori provenienti da Canada, Usa, Inghilterra e appunto, Venezuela.

Il premio per la miglior canzone consiste in un trofeo e 3mila dollari.

Agostinone che di canzoni ne ha scritte già più di 30 è arrivato in Venezuela quando aveva appena 12 anni ma non ha mai perso l’amore per l’Italia e in particolare per l’Abruzzo sua regione d’origine. È stato sempre un membro attivo del nostro associazionismo e ha fondato un Cram anche in Colombia.

Le altre canzoni le ha scritte soprattutto per piacere personale e per cantarle insieme con gli amici che ne hanno sempre apprezzato l’estro creativo. Questa volta ha voluto cimentarsi con un pubblico nuovo e ha avuto successo. “Mio tempo” è stata scelta insieme alle altre dieci. La musica l’ha composta William Sigismondi, italiano che vive in Venezuela, a San Antonio de Los Altos.

Per cantarla Agostinone ha voluto accanto a sé Angel Graffe, anche lui italiano, che vive a Puerto La Cruz:

– Nessuno meglio di Angel poteva cantare la mia canzone. Lui ha la voce giusta e soprattutto la giusta sensibilità per trasmettere quello che ho voluto dire con “Mio tempo”. So quanto vale come artista e come essere umano per cui sento che questa canzone è giusta per lui.-

Agostinone parla di tristezza e nostalgia, ma anche di voglia di continuare a guardare avanti, nonostante tutto, nonostante le ingiustizie, gli amori intensi e poi svaniti, le amicizie finite e anche le guerre stupide nella loro inutilità che portano con sé una scia di dolore.

– Desidero dedicare questa canzone a Rossano un cantante italiano che ebbi modo di conoscere personalmente e che venne alla ribalta durante un Cantagiro. Giunse in Venezuela come tanti altri e non smise mai di aspettare una chiamata dalla sua casa discografica, chiamata che non è mai arrivata. Poi un giorno ho letto su una rivista italiana che era tornato in Italia e si era tolto la vita. Ho vissuto la sua morte con dolore e ho sentito che era stata fatta una grande ingiustizia verso di lui. Gli artisti sono persone fragili, sensibili e a volte sono vittime di depressioni dalle quali non riescono ad uscire. –

Siamo certi che Rossano, dovunque egli sia, sarà felice di questo successo di Agostinone e di Angel, perché lo sentirà anche un po’ suo. É quel successo che lui ha atteso invano durante tanti anni, così come molti altri artisti che nonostante il loro talento non riescono ad avere quel pizzico di fortuna che farebbe la differenza. (Mariza Bafile/Voce)

 

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