Cittadinanza: Unicef, ampliarne i casi di acquisizione per nascita

ROMA. – L’Unicef “accoglie con favore ogni iniziativa che sia migliorativa della normativa attuale e che vada nella direzione di ampliare i casi di acquisizione della cittadinanza italiana per nascita (ius soli) agevolando altresì l’accesso alla cittadinanza italiana per i minorenni stranieri giunti in Italia in giovane età”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera, in occasione di un’audizione presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera. “L’Unicef Italia promuove un dialogo costruttivo sul diritto di cittadinanza e sollecita una riforma della legge 91/1992 che sia orientata – ha spiegato Guerrera – ai principi del superiore interesse del minorenne e di non discriminazione, alla base della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Legislatore, nel considerare le proposte di legge in esame, non può prescindere dalla oggettiva realtà dei fatti e cioè che attualmente in Italia, su una popolazione di 60 milioni di abitanti, risiedono quasi 5 milioni di stranieri (4.922.089), quasi 1 milione dei quali è minorenne; di questi ragazzi, circa la metà è nata in Italia (solo nel 2013 sono nati 77.705 bambini stranieri) e frequenta la Scuola italiana. Sono 786.650 gli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2012/2013 (pari all’8,8% del totale degli studenti). Il 47,2% (pari a 371.332 unità) del totale degli alunni con cittadinanza non italiana è nato in Italia. In cinque anni si è avuta una crescita progressiva di oltre dieci punti percentuali (dal 37% dell’ anno scolastico 2008/2009 al 47,2% dell’anno 2012/13), a dimostrazione della rilevanza che nel Paese hanno assunto le Seconde generazioni”.