Argentina: via libera del parlamento a rimborso debito nel paese

BUENOS AIRES. – Nuovo capitolo nel lungo contenzioso argentino dei tango bond. Il parlamento ha approvato un disegno di legge presentato dalla presidente Cristina Fernandez de Kirchner che modifica i termini dei pagamenti per coloro che hanno accettato gli swap del 2005 e 2010, spostandoli da New York a Buenos Aires o Parigi. La misura promossa dal governo della Kirchner, e respinta da gran parte dell’opposizione, punta in sostanza a bypassare un’ordinanza emessa dal giudice Usa Thomas Griesa, che a giugno aveva congelato un deposito effettuato presso la Bank of New York Mellon (Bony), lasciando il paese sudamericano in una posizione di default parziale sul suo debito estero. I creditori degli Usa, del Regno Unito e del Giappone che non hanno potuto incassare gli interessi che scadevano a luglio avranno ora la possibilità, se lo vorranno, di farlo a Buenos Aires, in occasione della prossima scadenza, per un valore pari a 200 milioni di dollari, in programma il 30 settembre. Nel commentare il decreto, il capo gabinetto della Casa Rosada, Jorge Capitanich, ha precisato che il progetto approvato dal parlamento “conferma la volontà da parte del paese di rimborsare quel 92,4% di titolari dei bond” che negli anni scorsi hanno accettato le due operazioni di concambio fatto da Buenos Aires al fine di ristrutturare il proprio debito estero in default.

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