Renzi all’Onu: “Impegno contro Isis”

NEW YORK – La “prima” di Matteo Renzi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite si svolge in un clima di tensione e angoscia per i raid Usa contro l’Isis in una New York più che mai blindata per il timore di risposte terroristiche contro i grandi del mondo riuniti all’Onu.

Il premier garantisce anche nell’incontro con il segretario Ban Ki Moon l’impegno italiano contro lo Stato Islamico così come, nel suo intervento al summit sul “climate changes”, assicura lo sforzo con l’obiettivo di creare “milioni di green jobs”.

Lontano dai diktat del suo partito sulla riforma del lavoro, il premier ostenta ufficialmente distacco. Preferendo concentrarsi sulle grandi urgenze mondiali, come i tanti teatri di guerra aperti in giro per il mondo. E, in una pausa dei lavori, Renzi si ritaglia il tempo per un incontro per lui molto importante: i coniugi Clinton.

Conoscenze, nei ruoli diversi, entrambe strategiche per il premier: Bill, con il suo riformismo, pur messo in discussione da varie parti, è un modello per il pragmatico Renzi che vuole cambiare l’Italia anche a costo di riforme difficili. Hillary, invece, soprattutto se deciderà di correre per la Casa Bianca per succedere a Barack Obama è un tassello imprescindibile per il ruolo che il presidente del consiglio vuole giocare “per riportare l’Italia in prima fila”. “L’Italia c’è” è, infatti, il messaggio che il presidente del consiglio manda sia nei tavoli di discussione ufficiali sia nei numerosi bilaterali che ha in mattinata.

Con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, oltre ad un comune impegno a rafforzare i rapporti tra i due paesi, il premier approfondisce i delicati fronti della Siria, dell’Iraq e della Libia. Renzi vede per colazione il Re di Giordania Abd Allah II e, insieme al ministro degli Esteri Federica Mogherini, incontra la presidente del Cile Michelle Bachelet.

Oltre ad uno scambio di vedute sui programmi di riforme economiche in atto nei due paesi per superare la crisi, il premier e Bachelet hanno condiviso il tema dell’ empowerment femminile. Il risvolto economico come chiave per motivare tutti i paesi a prendere di petto gli sforzi contro i cambiamenti climatici è al centro del primo intervento ufficiale di Renzi all’Onu.

– Non c’è tempo da perdere – sostiene il premier – dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra e limitare l’incremento di temperatura. Combattere i mutamenti climatici è anche una chiave per una nuova economia a misura d’uomo: dall’economia verde verranno milioni di nuovi green Jobs che abbiamo il dovere di costruire assieme.

E l’unità è anche la condizione necessaria per stroncare il terrorismo dello Stato Islamico:

– L’Italia fa parte della coalizione impegnata nella lotta al terrorismo nel rispetto dei principi della Carta Onu e delle procedure previste dal Parlamento italiano – assicura il premier.

E Ban Ki Moon e Barack Obama ringraziano. (Cristina Ferrulli/Ansa)

 

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