Fornai o bidelli, ma con la laurea in tasca

ROMA. – Fornai o bidelli, ma con la laurea in tasca. Non tutti i giovani sono choosy, parecchi hanno voglia di lavorare e pur di farlo riscoprono anche i mestieri del passato. Dal 2009 a oggi, con l’inasprirsi della crisi, sono aumentati, ad esempio, i ragazzi che cercano un posto dentro un forno. Si affiliano al mastro fornaio o – spiega il portale studentesco Skuola.net – seguono veri e propri corsi organizzati dalle Regioni. I numeri parlano chiaro: se nel 2009 la difficoltà a trovare giovani aspiranti fornai era del 38,8% oggi, nel 2014, è scesa di parecchio raggiungendo la quota del 12,1%. Vale a dire che, in 5 anni, l’offerta di panettieri si è triplicata.  Non è uno dei mestieri più semplici, quello del panettiere, soprattutto per l’orario che spesso impegna il fornaio dalle primissime luci dell’alba. Anzi, a volte si lavora già dalla mezzanotte per poi andare avanti almeno fino a metà giornata. E a farne le spese è inevitabilmente la vita sociale: le uscite serali con gli amici, visti gli orari inconsueti di lavoro, sono ridotte al lumicino. Per rendersi indipendenti talvolta i giovani sono anche disposti a mettere da parte progetti più ambiziosi e ad accontentarsi. In questi giorni si stanno esaminando nelle segreterie scolastiche le candidature per il personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi): si tratta delle domande di inclusione nelle graduatorie di terza fascia di circolo o di istituto per supplenze brevi per il triennio scolastico 2014-2017. Le candidature riguardano le mansioni di assistente tecnico e amministrativo, di sorveglianza, pulizie e addetti alle mense scolastiche. E tra i candidati – segnala Skuola.net – molti sono laureati e disposti a fare i bidelli pur di portare a casa uno stipendio a fine mese.

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