Italia U.21 agli Europei, vittoria e caos rigore

ROMA. – Missione compiuta ma quanta paura, per gli azzurrini di Luigi Di Biagio. E soprattutto quante proteste per la Slovacchia, che sul 2-1 per l’Italia Under 21 si vede assegnare il giusto rigore del possibile gol qualificazione e poi assiste alla retromarcia dell’arbitro, indotto all’errore probabilmente dall’assistente di linea. L’Italia dei giovani ha centrato la qualificazione all’Europeo 2015 di categoria, passaggio obbligatorio anche per potersi giocare un posto alle Olimpiadi, superando alla fine (il gol della sicurezza è arrivato solo al 90′) 3-1 la Slovacchia nel ritorno dei playoff a Reggio Emilia. E’ gran parte merito degli azzurrini, ma un ruolo spetta anche all’arbitro Steven McLean: nelle ultime fasi della gara, il non impeccabile fischietto scozzese ha combinato un pasticcio, aggiungendo alla retromarcia sul rigore l’espulsione per proteste che ha ridotto in 9 gli slovacchi. Per Di Biagio il risultato è quello che conta, ed è ora di festeggiare; ma la squadra dovrà lavorare ancora molto per “arrivare al top”, come ha ammesso il tecnico alla fine, dicendosi “molto deluso” dal non gioco del secondo tempo. L’obiettivo da raggiungere a giugno in Repubblica Ceca è intanto arrivare tra le prime quattro, posizione che garantisce il pass per le Olimpiadi di Rio 2016, ma soprattutto cercare l’assalto alla vittoria, che manca dal 2004. La qualità al gruppo di Di Biagio non fa difetto, tanto che molti dei suoi gioiellini sono nel mirino di Antonio Conte, come ha ricordato nell’intervallo il presidente federale Tavecchio, in tribuna per seguire la delicata sfida. Di Biagio dovrà però lavorare sul piano mentale per evitare con avversarie più forti della Slovacchia certe amnesie. Dopo l’1-1 di venerdì a Zlate Moravce, Di Biagio puntava deciso alla vittoria e dopo 45′ minuti di gioco il risultato sembrava in cassaforte. Spavalda ed efficace, l’Italia – confermata nella formazione rispetto a venerdì ad eccezione di Crisetig al posto di Baselli – ha subito messo sotto la Slovacchia: al 5′, Bernardeschi ha raccolto in area il pallone e aggirando i suoi controllori l’ha spedito con un delizioso pallonetto alle spalle di Rusov. Dieci minuti dopo, Berardi ha subito un fallo da rigore da Paur e Andrea Belotti, alla sua ottava rete in azzurro, ha potuto siglare il 2-0. Al 34′, una doppia ammonizione ha messo fuori gara lo slovacco Duda, dando l’impressione che la partita fosse archiviata. Al ritorno in campo, gli azzurrini hanno abbassato la guardia, facendosi sorprendere al 18′ da un tiro da lontano di Lobotka. Poco dopo, Bardi ha evitato il 2-2 parando una bordata da fuori di Zrelak. Un brivido da nulla rispetto a quanto avvenuto al 28′, quando l’arbitro, dopo aver assegnato un rigore per fallo di Bianchetti su Schranz, si è consultato con il suo assistente ed ha cambiato la decisione. Gli ultimi minuti sono stati meno sofferti solo dopo l’espulsione del nervoso Zrelak che ha ridotto la Slovacchia in nove, finchè Longo non ha chiuso la partita. Un’altalena di emozioni che Di Biagio ha ben spiegato alla fine: “Abbiamo raggiunto un obiettivo incredibile, soprattutto perchè venivamo da un girone difficilissimo. Ma, se vogliamo diventare una squadra al top, al di là del risultato importantissimo, non è possibile che possa succedere quello che ho visto nel secondo tempo. Sono arrabbiato per questo”. Complimenti agli azzurrini sono arrivati da Antonio Conte: “E’ un successo meritato, che premia il lavoro della Federazione negli ultimi anni con le giovanili e alimenta il clima di entusiasmo che abbiamo già percepito in questo mese intorno alla nazionale A”, ha detto il ct.

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