Venezuela risponde alle accuse dell’Onu

CARACAS – Nei giorni scorsi, dopo un’attenta analisi del documento emanato dall’ufficio incaricato di studiare gli arresti arbitrari, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, attraverso il suo commissario Zeid Ra’ad Al Hussein, aveva intimato al Venezuela di liberare i leader Leopoldo López e Daniel Ceballos.

Pareva che la richiesta dell’importante funzionario delle Nazioni Unite fosse caduta nel vuoto ed invece non é stato cosí. Il ministero degli Esteri venezuelano, infatti, attraverso una lettera ufficiale inviata all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, ha accusato Zeid Ra’ad Al Hussein di eccedere dalle sue funzioni. Nella lettera si considerano insensate le dichiarazioni del Commissario dell’Onu che, si afferma, si é fatto eco di una campagnadi notizie false e diffamanti nei confronti del Paese. Inoltre, si sostiene che il commissario ha agito senza conoscere i limiti delle sue funzioni.

Il ministero degli Esteri ha ribadito che López e Ceballos sono in prigione e processati per aver istigato alla violenza e aver cercato di destabilizzare il Paese.

E mentre la polemica tra il Venezuela e l’Onu promette nuovi colpi di scena, il costo della vita continua inarrestabile nella sua folle corsa. Stando al Cendas-FMV il carrello della spesa a settembre ha raggiunto i 14.080 bolívares; una cifra equivalente a piú di  tre salari  minimi di un operaio. L’aumento di settembre, sempre secondo il Cendas-FMV, é stato di 598 mila bolívares,  cioé del 4,4 per cento.

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