Obama: no web a 2 velocità, internet libero e gratuito

NEW YORK. – La neutralita’ della rete va tutelata: internet deve essere libero, aperto e gratuito. No quindi a un web a due velocita’, con la possibilita’ di pagare per far accedere a determinati contenuti piu’ velocemente. Il presidente americano, Barack Obama, scende in campo a gamba tesa nel dibattito sul web aperto, oggetto di discussione per nuove regole da parte della Federal Communications Commission (Fcc). E la sua voce va ad aggiungersi al coro di 3,7 milioni di americani che hanno gia’ presentato i propri commenti alla proposta della Fcc, che di fatto apre la strada a internet a due corse, di cui una preferenziale a pagamento. Obama preme espressamente per un divieto di ”pagamento per avere la priorita”’ su internet: ”Nessun servizio dovrebbe essere bloccato nella corsia piu’ lenta perche’ non paga. Dare priorita’ a chi paga deve essere vietato”. ”Chiedo alla Fcc di attuare le regole piu’ stringenti possibili per proteggere la neutralita’ della rete” afferma Obama in un messaggio pubblicato online, nel quale ribadisce – in quello che rappresenta il suo sforzo piu’ diretto per influenzare il dibattito su internet – che le societa’ via cavo e quelle telefoniche non devono poter offrire accesso speciale ad alcuni fornitori di contenuti a fronte di un pagamento. ”Non possiamo consentire ai provider di servizi internet di limitare l’accesso o scegliere vincitori e perdenti nel mercato online dei servizi e delle idee” mette in evidenza Obama. Affermazioni che fanno affondare i titoli delle societa’ via cavo e telefoniche, con Time Warner e Cable che arrivano a perdere oltre il 5%. Pesanti anche Verizon e At&t, critiche nei confronti di Obama. Verizon ritiene infatti che la proposta di Obama di regolamentare internet con le norme degli anni 1930 per le utility crei danni e limiti la concorrenza. At&t minaccia invece un’azione legale se il divieto di pagamento chiesto da Obama dovesse essere attuato. Il tema degli accordi fra colossi per aumentare la velocita’ di alcuni contenuti su internet e’ salito alla ribalta negl8i ultimi anni, con il boom dei servizi in streaming online e la battaglia di Netflix con alcuni big, quali Verizon e At&t. Lo scorso giugno Verizon ha minacciato un’azione legale contro Netflix che in alcune delle sue pubblicita’ puntava il dito contro la societa’ telefonica per rallentare il suo servizio. (di Serena Di Ronza/ANSA)