Colombia: Farc rapiscono un generale, stop ai negoziati

BOGOTA’. – Brusca frenata nelle lunghe e complesse trattative di pace in Colombia fra il governo e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc): a seguito del sequestro di un generale, il presidente Jose’ Manuel Santos ha annunciato la sospensione dei negoziati in corso da due anni a Cuba con l’organizzazione guerrigliera. I colloqui rimarranno congelati “finchè non saranno chiarite le circostanze del rapimento” del generale Ruben Alzate: sequestrato – ha precisato Santos – durante scontri avvenuti in una zona rurale nell’ovest della Colombia, vicino a Quibdo, capitale della provincia di Choco. Insieme con Alzate sono state portate vie altre due persone, il caporale Jorge Rodriguez e l’avvocato Gloria Urrego, coordinatrice dei progetti speciali dell’unità guidata dall’alto ufficiale. Il nome di questa unità militare è ‘Missione Titan’ e il suo obiettivo è proprio quello di combattere contro i due ‘frentes’ (34 e 37) che la Farc ha dispiegato nella zona. Proprio per oggi era previsto un nuovo round dei colloqui all’Avana, ha ricordato in un discorso durante la notte Santos. Le Farc sono la guerriglia più antica dell’America Latina ed è la prima volta in 50 anni che i suoi militanti sequestrano un generale delle forze armate, sottolinea la stampa locale. Qualche mese fa gli uomini delle Farc si erano impegnati peraltro a non compiere più rapimenti. La notizia dello stop nei negoziati ha avuto un forte impatto a Bogotà e in altre capitali latinoamericane, tra le quali L’Avana, dove la delegazione Farc ha d’altro lato convocato un incontro con la stampa domani mattina. Nella zona dove è avvenuto il sequestro (una regione povera sulla costa del Pacifico) agiscono diversi gruppi clandestini, tra cui – oltre alle Farc – l’Esercito di liberazione nazionale (Eln). Ancora non sono chiare le ragioni per le quali il generale era salito su un’imbarcazione militare per compiere un’ispezione in un progetto energetico, senza prendere le necessarie precauzioni sul fronte della sicurezza, sia a causa dell’area dove si trovava sia per il suo alto rango. L’allarme è stato dato dal pilota del battello, che è riuscito a fuggire e a mettersi in salvo. E Santos ha ammesso che il militare ha “rotto tutti i protocolli di sicurezza” trovandosi in abiti civili in una zona pericolosa. Il governo non ha dubbi in ogni modo sul fatto che la responsabilità del sequestro sia proprio di una delle unità delle Farc: “dai dati della nostra intelligence e da quanto ci ha raccontato chi ha assistito al sequestro, riteniamo che i rapitori facciano parte del ‘fronte 34’ delle Farc”, ha precisato il ministro della difesa, Juan Carlos Pinzon.