Alitalia: arrivano nuovi vertici, Montezemolo presidente

ROMA. – Pronto un altro tassello per la nuova Alitalia, che diventerà operativa il primo gennaio 2015. Domani arriva infatti la nomina dei vertici della nuova compagnia, con l’attesa conferma delle cariche già designate: Luca Cordero di Montezemolo presidente, James Hogan vice e Silvano Cassano amministratore delegato. Montezemolo, che ha fatto da ‘facilitatore’ nei negoziati con Etihad, diventerà anche presidente di Alitalia Cai (al posto di Colaninno, che dovrebbe entrare nel cda della nuova) che, una volta completata l’operazione, resterà come holding di controllo della nuova compagnia (con il 51%, Etihad il 49%) attraverso la Midco, la società cuscinetto. Per definire questo nuovo passaggio domani si riuniranno le assemblee di tutte e tre le società: una tornata di riunioni che prenderà il via alle 10 con le assemblee di Alitalia Cai, della Midco e della nuova Alitalia Sai (Società aerea italiana). All’ordine del giorno ci sono le delibere necessarie per arrivare entro l’anno al closing dell’operazione Alitalia-Etihad e la nomina dei nuovi consigli di amministrazione, e quindi anche dei nuovi vertici. L’ex presidente Ferrari, designato nell’assemblea del 5 novembre, dovrebbe accettare l’incarico, ma fonti vicine al manager, precisano che scioglierà la riserva solo all’ultimo, perché starebbe ancora valutando altri progetti. Il cda della nuova Alitalia sarà composto di nove membri, di cui tre in quota Etihad: oltre a il numero uno della compagnia emiratina, il direttore finanziario James Rigney e l’ex direttore generale della Iata Giovanni Bisignani. Per la parte italiana, oltre a Roberto Colaninno, per le banche si fanno i nomi dell’ex presidente della fondazione Mps Antonella Mansi, Paolo Andrea Colombo e Jean-Pierre Mustier. Intanto l’operazione con Etihad, dopo il via libera dell’Ue dei giorni scorsi, ottiene anche l’ok dell’Enac. L’Ente per l’aviazione civile ha comunicato ad Alitalia che potrà mantenere la licenza di esercizio di trasporto aereo in capo alla nuova compagnia, Alitalia Sai: “qualora al closing saranno rispettate tutte le condizioni prospettate dal vettore, sarà possibile confermare i requisiti di nazionalità e di controllo effettivo richiesti dal regolamento europeo”, precisa l’Enac. In attesa del decollo della nuova compagnia, il concorrente del Golfo Emirates dice di non temere la concorrenza di Etihad dopo il matrimonio con Alitalia: “La paura non c’è e sono convinto che la concorrenza serva e faccia bene”, ha detto il general manager di Emirates in Italia, Fabio Lazzerini. Proseguono intanto le ricollocazioni dei dipendenti in mobilità. Nell’ultimo incontro azienda-sindacati dell’11 novembre è emerso che dei 500 da ricollocare sono stati formalizzati i contratti commerciali con quattro società per un totale di 117 persone coinvolte: Italservizi si è impegnata a riassorbire dalla mobilità 75 persone; Standard System 11; National Cleaness 10; ADP 11. Inoltre, Atitech ha dichiarato la disponibilità a partecipare al programma di ricollocazione per 200 unità, ma evidenziando che il programma va sviluppato attraverso un percorso con formazione, volumi certi di attività e conseguente programmazione dell’impiego delle risorse. (di Enrica Piovan/ANSA)

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