Berlusconi “blinda” il patto del Nazareno e incorona Salvini

ROMA. – Nessuna intenzione di mettere in discussione il patto del Nazareno. Anzi, è pronto ad accettare anche le ultime modifiche. Silvio Berlusconi smentisce le voci di un possibile passo indietro rispetto ai patti siglati con Matteo Renzi ma soprattutto, e a sorpresa, effettua una sorta di “endorsement” a favore di Matteo Salvini che così entra nella rosa dei possibili candidati alla leadership del centrodestra: provocando la reazione rabbiosa dei frondisti azzurri e di Ncd. L’ex premier è un fiume in piena, sia nella riunione del comitato di presidenza del partito e poi in un ‘one man show’ alla presentazione del libro di Bruno Vespa. L’umore una volta messo piede nella Capitale non è dei migliori. Ad innervosire l’ex capo del governo è l’atteggiamento di Raffaele Fitto che chiede un rinvio della riunione a causa della sua assenza. Impossibile sconvocarla, sarebbe un gesto di debolezza è il suggerimento dei fedelissimi, ma per evitare una nuova spaccatura l’ex capo del governo decide di dividere l’incontro in due, domani alle 17 è previsto un nuovo round del parlamentino azzurro che potrebbe trasformarsi in ring, commenta qualcuno in Fi. Carne al fuoco il Cavaliere ne ha messa parecchia. Nonostante il via libera al alzare i toni contro il governo (prova ne è la decisione di uscire dall’Aula sul voto al jobs act), Berlusconi non ha nessuna intenzione di mettere in discussione gli accordi con Renzi: ci danno delle garanzie – spiega – come l’elezione di un Capo dello Stato non ostile (“deve essere super partes”). E poi, argomento appena accennato, ma che per l’ex capo del governo di vitale importanza, la garanzia di una strada con pochi ostacoli per riavere l’agibilità politica: “Alle prossime elezioni – promette – sarò candidabile e spiegherò agli italiani la mia innocenza”. Ecco perchè il Cavaliere, attento ai consigli di Gianni Letta così come di Fedele Confalonieri, è pronto “per senso dello Stato e per il Paese” ad accettare anche le ultime modifiche proposte dal Pd come il premio alla lista che – sostiene – potrebbe convenire per la riunificazione del centrodestra perchè “costringerebbe” tutti gli altri partiti, dalla Lega ad Alfano, ad entrare in un unica lista. Berlusconi si tiene aperte diverse strade: pronto ad andare al voto (“io sono sempre favorevole alle elezioni”), consapevole che senza una legge elettorale si aprirebbe la strada di nuovo alle larghe intese con Renzi; ma, contemporaneamente, al lavoro per creare le condizioni di riunificazione del centrodestra. La notizia ovviamente non fa piacere a molti dentro Forza Italia, ma le parole dell’ex capo del governo lasciano pochi dubbi: pronto a perdonare Angelino Alfano (“E’ un dovere per la liberà del Paese”) e poi disponibile, almeno a parole, a lanciare la volata ad al leader del Carroccio. Sia nell’ufficio di presidenza che poi nella presentazione del libro di Vespa l’ex premier non lesina lodi al leader del Carroccio: “E’ bravissimo – dice – sa come prendere voti”. Certo, l’ex premier è convinto di essere l’unico a poter riunificare l’area di centro destra ma non esclude sorprese: “Potrei fare il regista, lui è un bravo attaccante” senza escludere nemmeno l’ipotesi di una sfida elettorale per la premiership tra i due Mattei. Difficile capire quanta strategia ci sia dietro l’incoronazione del leader della Lega. Certo è che il messaggio dell’ex premier è chiaro ed è rivolto anche ai dissidenti, Fitto per primo. Ed è proprio a loro che il Cavaliere non risparmia stoccate bocciando le primarie, cavallo di battaglia del capo dei dissidenti, e accusando i malpancisti di fare “critiche di bassa bottega che non dovrebbe essere fatte -dice- a chi come me è considerato un eroe”.  (di Yasmin Inangiray/ANSA)