NEW YORK – Continuano gli attriti tra ‘falchi’ e ‘colombe’. E il mercato petrolifero ne risente. Anche ieri il petrolio ha chiuso in calo a New York, dove le quotazioni hanno perso il 2,2% a 74,09 dollari il barile, ai minimi da settembre 2010.
A pesare sull’andamento dei prezzi del greggio, a pochi giorni dalla riunione dell’Opec, sono gli incontri preliminari. Il ministro degli Esteri, Rafael Ramírez, che continua a rappresentare il Paese presso l’organismo multilaterale, ha spiegato che i principali produttori di greggio sono preoccupati per l’andamento dei prezzi ed orientati a ridurre la produzione. Anche cosí, dall’incontro sostenuto da Arabia Saudita, Messico, Russia e Venezuela, svoltosi in questi giorni non é uscito nessun accordo concreto.
Il continuo calo del prezzo del barile del greggio preoccupa il Venezuela, la cui economia dipende in un 90 per cento dall’oro nero.