Al Teatro Argentina il Sistema del Maestro Abreu

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CARACAS.- E la scelta è caduta (ancora una volta), sul “Sistema”, modello d’educazione musicale a favore della gioventù e l’infanzia.

Così, il Senato d’Italia e l’Ambasciata del Venezuela, hanno voluto abbinare le delegazioni, di giovani musicisti italiani e venezuelani in un solo magnifico scenario, in occasione della significativa cerimonia che ha dato inizio al periodo della presidenza italiana nell’Unione Europea.

Il Teatro Argentina, spazio culturale tra i più antichi e prestigiosi di Roma, costruito nel 1732 e nel quale è andata in scena, per la prima volta l’Opera di Rossini:”Il Barbiere di Siviglia”, è stato il luogo adatto per ospitare, lo scorso 30 Novembre, le Delegazioni Parlamentari di ventotto Paesi membri dell’Unione Europea, per dimostrare come e quanto, la musica non conosce frontiere.

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Durante una settimana, sessanta musicisti e sessanta coristi del Sistema di Orchestre e Cori Giovanili e Infantili de Venezuela,diretti dal Maestro venezuelano: Dietric, Paredes, e dal Maestro italiano: Alessandro Cadario, hanno condiviso il meraviglioso linguaggio universale della musica.

Il Programma, ha avuto inizio con “Fratelli d’Italia” precedendo le sensibili frasi del Presidente del Senato italiano, Pietro Grasso il quale, sottolineando la presenza del Maestro Abreu, ha fatto enfasi su quanto l’eminente musicista venezuelano ha apportato a favore dell’educazione musicale di giovanissimi venezuelani.

Una platea gremita, ha applaudito per l’occasione, musiche di Verdi, Beethoven, Innocente Carreño e Domenico Modugno.

Tra le personalità presenti alla cerimonia, l’Ambasciatore del Venezuela, Isaia Rodriguez che ha illustrato l’importanza dell’appassionato lavoro svolto dal Maestro Abreu, a favore della Cultura Musicale.

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La musica, comun denominatore dell’unione tra i popoli, ha saputo sottolineare ancora una volta la sua fondamentale missione.

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