La Juve punta agli ottavi di Champions, “ci giochiamo tutto”

Juventus-Atletico M. in Champions League

VINOVO (TORINO). – Gli ottavi di Champions sono lì, ad un passo, e la Juventus questa volta non può perderli. Gioca in casa, contro un avversario – l’Atletico Madrid – già qualificato, anche se deciso a non farsi soffiare il primo posto del girone. Scenario molto diverso, quindi, da quello di un anno fa: il campo pantano di Istanbul, la partita interrotta di sera per la neve e ripresa il giorno dopo su un terreno impraticabile, il gol-beffa di Sneijder, il Galatasaray promosso e la Juve spedita in Europa League. Questa volta i bianconeri si sentono in una botta di ferro: “Saremo nel nostro stadio – osserva Massimiliano Allegri – i tifosi ci sosterranno per tutta la partita, la nostra condizione è buona, alleno una squadra forte che in Champions ha tenuto un rendimento costante. E’ vero che abbiamo perso due volte, ma a Madrid siamo stati polli e ad Atene ci è mancato solo il gol”. Domani basta un punto, per centrare l’obiettivo degli ottavi, ma una vittoria con due gol di scarto proietterebbe i bianconeri al primo posto, davanti proprio ai campioni di Spagna in carica. “Ci giochiamo tutto – ammette il tecnico – ma siamo pronti. Per la Juve è fondamentale arrivare agli ottavi e questo è il primo obiettivo. Cercheremo, certo, di vincere con due gol di scarto perché arrivare primi ci darebbe il vantaggio di evitare le migliori nel sorteggio. Ma non sarà semplice: l’Atletico concede poche occasioni da rete ed è molto temibile sui calci piazzati”. Di perdere e finire fuori della Champions, Allegri non ne vuole neppure sentire parlare. E così, quando nella conferenza stampa un giornalista azzarda la domanda ‘scomoda’, il tecnico livornese liquida la questione scandendo la frase: “E’ un’ipotesi che non prendo neppure in considerazione”. In Europa la Juve di Allegri vuole far rotta almeno verso i quarti di Champions: per avere buone chances di passare sotto quel traguardo, deve evitare a febbraio l’incrocio con le big, Real e Bayern in testa. Avversarie che, al momento, sembrano fuori della portata dei campioni d’Italia. Ecco perché il passaggio di turno non basta ai bianconeri. “Non sarà facile vincere con due gol di scarto – ammette Marchisio, uno dei giocatori più brillanti della stagione – l’Atletico ha vinto 4 partite su 5 nel girone, ha subito gol solo una volta, ad Atene, quando è stato sconfitto dall’Olimpiacos. Dovremo, quindi, scendere in campo molto concentrati e determinati, tenendo bene a mente che contro avversari di questo tipo non si può allentare la presa neppure per un istante”. Allegri cerca di sfatare la tradizione sfavorevole contro le squadre spagnole – al Milan una sola vittoria in 12 partite, 2-0 al Barcellona nel 2012/2013 – incrociando Simeone, uno dei tre candidati a vincere il premio Fifa di miglior allenatore dell’anno: “Ha fatto grandi cose – dice – merita quel premio, come d’altronde anche Ancelotti e Loew”. Contro i ‘Colchoneros’ la Juve tornerà al 4-3-1-2, con Lichtsteiner e Padoin esterni nella difesa completata da Bonucci e Chiellini; Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal (il cileno dietro alle punte) a centrocampo, Tevez e Morata (o Llorente) in attacco: “Morata o Llorente? Uno dei due ci sarà di sicuro – dice Allegri – ma possono giocare insieme, anche se quest’anno non è ancora successo. Llorente segna reti pesanti in Europa e Morata ora si sente un giocatore importante, non è più il ragazzino di Madrid”.  (di Renato Botto/ANSA)

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