Usa: la Camera approva i fondi per il governo. Evitato lo shutdown

The dome of the US Capitol is seen at dusk

NEW YORK. – Gli Stati Uniti evitano lo shutdown. La Camera, a poche ore dalla scadenza, approva il compromesso per finanziare il governo fino a settembre 2015. Un piano da 1.100 miliardi di dollari che ha sollevato polemiche soprattutto fra i democratici perche’ allenta la riforma di Wall Street. Il progetto e’ stato approvato con 219 voti a favore e 206 contrari. Il Senato dovrebbe votarlo nelle prossime ore ma senza fretta per la scadenza perche’ la Camera ha dato il via libera anche a una misura che mantiene i fondi al governo fino a che la camera alta non si esprimera’. Il voto inizialmente previsto per il pomeriggio e’ slittato nella serata americana in mancanza dei voti necessari per approvarlo. Il presidente americano, Barack Obama, si e’ prodigato per l’approvazione del piano nonostante le riserve. Il nodo criticato dai democratici e’ l’allentamento delle norme per le banche: l’intesa e’ la ”cosa peggiore che potrebbe fare il governo per aiutare i piu’ ricchi e i piuy’ potenti” afferma la senatrice democratica, Elizabeth Warren, l’anti-Hillary nella possibile corsa alla Casa Bianca del 2016. E’ un ”regalo” – incalza Warren – alle maggiori istituzioni finanziarie del paese. Il compromesso incorona fra i suoi vincitori Wall Street, ma anche i casino’ di Las Vegas e i contractor della difesa. E prevede un aumento significativo, a 324.000 dollari da 32.400 dollari, delle donazioni che un singolo puo’ effettuare a favore di un partito politico. Il piano prevede anche 97 milioni di dollari a una piccola societa’ per l’arricchimento dell’uranio. Il testo fa slittare al 2015 il confronto sull’immigrazione, prevedendo il finanziamento del Dipartimento per la sicurezza nazionale fino a febbraio. Sara’ quindi il nuovo Congresso a maggioranza repubblicana a esprimersi al riguardo.