Inter: la rivoluzione di Mancini, ma c’è la grana dell’Osvaldo furioso

osvaldo

MILANO. – Serviva poco più di un mese e mezzo per vedere nell’Inter la mano di Mancini. La prova è stato il secondo tempo con la Juventus a Torino: cinismo, cattiveria e reazione. Una prestazione positiva, come il risultato. Un pari contro i primi in classifica distanti diciotto punti, è un bottino che dovrebbe far sorridere. Mancini, però, è soddisfatto solo a metà. La sua Inter deve giocare per vincere, dando il cento per cento dal primo minuto e non essere costretta a rincorrere l’avversario. Oltretutto la lite tra Osvaldo e Icardi, ormai risolta, lo ha fatto davvero infuriare. Certi atteggiamenti non sono ammessi se si indossa la maglia dell’Inter e si è guidati da Mancini. L’errore in campo può essere preventivato, una reazione eccessiva e poco rispettosa anche nei confronti del proprio allenatore, come quella di Osvaldo no. La società prenderà dei provvedimenti disciplinari, probabilmente una multa, nei confronti dell’attaccante che non è nuovo a comportamenti sopra le righe. Mancini, però, ha già trattato giocatori impulsivi e sicuramente farà capire quale codice vuole dai suoi giocatori al di là della qualità tecnica. Anche per questo ci vorrà ancora del tempo per il definitivo salto di qualità, ma dall’Indonesia il presidente Thohir ha apprezzato le note positive del match con la Juventus complimentandosi con il tecnico al telefono. E tra gli aspetti più felici c’è stato il debutto di Podolski. Entrato in campo, tra i fischi dello Stadium e comunicazione del tecnico tramite bigliettino da consegnare ai compagni, ha contribuito a rilanciare la partita dell’Inter. Fisico nei contrasti e propositivo davanti, tanto che ha servito un assist preciso non concretizzato da Icardi. E l’impressione del tedesco il giorno dopo resta positivo: “Una buona performance della squadra, sono felice per la mia prima gara in nerazzurro. Un piacere testarsi con i migliori e giocare con il mio amico Buffon. Non vedo l’ora di giocare a San Siro” ha scritto l’attaccante su Twitter. Contro il Genoa potrebbe essere l’occasione giusta, anche perché Mancini dovrà gestire numerose assenze. Salteranno un turno, perché squalificati, Kovacic – rosso diretto – Ranocchia e Juan Jesus. Ma il difensore brasiliano è destinato a saltare anche le successive tre partite: il Giudice sportivo, infatti, ha utilizzato la prova tv sulla gomitata a Chiellini definendo l’episodio “avulso dal contesto agonistico per la distanza del pallone, volontario” e quindi sanzionabile come “condotta violenta”. Tre giornate di stop a cui l’Inter ha già annunciato ricorso, perché convinta che si tratti di una normale azione di gioco. Problemi che complicano i piani di Mancini, ma dal mercato potrebbero arrivare buone nuove per il tecnico. Fassone e Ausilio hanno inviato al Bayern Monaco un’offerta formale per Xherdan Shaqiri: 2 milioni di euro per il prestito di sei mesi e obbligo di riscatto a giugno fissato a 12 milioni più 1 di bonus nel caso arrivasse la qualificazione in Champions League. Il giocatore ha già espresso la sua volontà di vestire la maglia dell’Inter, ma il Liverpool è pronto a mettere subito sul tavolo 15 milioni. E trovare l’accordo potrà far tornare il sorriso a Mancini.

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