Serie A: nel Toro segna sempre Glik, 1-1 con il Milan

Soccer: serie A, Torino-Milan

TORINO. – Un passetto in avanti nella classifica, ma tanti problemi irrisolti, per Torino e Milan, che si sono presi un punto a testa nel posticipo serale all’Olimpico. Per i granata, costretti ad inseguire dal 3′ ed in gol, dopo reiterati tentativi, ancora solo grazie ad un difensore, il capitano Glik, sistemare l’attacco è più che mai indispensabile; sul piano del gioco, invece, nulla da dire: la prova è stata molto buona. I rossoneri devono ritrovare un’identità da grande: questa sera, al contrario, hanno giocato da provinciale, ricacciati nella loro metà campo dall’assedio granata che li ha messi sempre più in difficoltà. D’accordo, la squadra di Inzaghi è rimasta in 10 un tempo intero per l’espulsione di De Sciglio (due falli da ammonizione in un quarto d’ora sull’ex rossonero Darmian), ma anche in parità di uomini ed in vantaggio nel risultato, ha fatto una magra figura. Eppure, gli ospiti avevano avuto la strada spianata dal gol di Menez, un calcio di rigore per una vistosa trattenuta di Glik dello stesso francese passato in mezzo al polacco ed a Moretti su assist di Niang. Colpito a freddo, il Toro ha provato in tutto modi a rimediare almeno il pareggio, ma quando non hanno fallito i suoi attaccanti, ci ha pensato la fortuna – palo di Darmian al 31′ st – e poi Lopez, bravo nel respingere una fucilata di Quagliarella (27′ st). Il Milan ha cercato di vivere di rendita, ma non è praticamente più riuscito a farsi vedere dalle parti di Padelli. Con l’espulsione di De Sciglio, che stava bloccando le incursioni di Darmian. Inzaghi è stato costretto a rinunciare al 4-3-3, togliendo Niang, già ammonito. E’ stata partita ad una sola metà campo, ma già prima del rosso il Milan aveva combinato poco o niente. Ventura le ha provate tutte schierando le uniche due punte disponibili, Quagliarella e Martinez, ed ha fatto debuttare Facundo Lescano, classe ’96, tentando addirittura la carta del tridente. Ma i granata, nonostante il crescendo di Peres, incontenibile sulla fascia destra, hanno dovuto ancora ringraziare Glik, l’uomo della doppietta e della rimonta contro il Genoa, oggi al 5/o gol in campionato. E’ lui il capocannoniere granata e questo la dice lunga. Il Toro incassa un punto, ma la curva è sempre in guerra con il presidente Cairo: a lui sono stati rivolti insulti e lo striscione appeso nella ‘Maratona’: “Cairo, il tempo è scaduto”. All’ex Cerci, qualche timido applauso, pochi fischi, tanta indifferenza. E l’ironia della curva Primavera’: “Bentornato nel calcio che non conta nulla”. Forse arriva Maxi Lopez, ma non basta per l’anemico attacco granata. (di Renato Botto/ANSA)