Il mondo saluta e elogia Napolitano

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ROMA. – Un grande europeista, un punto di riferimento, un politico che ha saputo trovare compromessi che hanno giovato all’Italia e ai suoi partner. Il mondo, dai leader alla stampa internazionale, saluta Giorgio Napolitano nel giorno dell’addio al Colle con un coro di apprezzamenti e elogi. Non senza mostrare, però – è il caso di molte testate estere – preoccupazione per il ‘dopo’, nel timore che la sua uscita di scena possa innescare una fase di incertezza politica. Ad aprire la lunga lista di messaggi, telegrammi, lettere e telefonate di ‘saluto’ era stato poco più di una settimana fa il presidente americano, Barack Obama, che in lunga e “calorosa” chiamata lo aveva ringraziato. Per il suo “impegno nel rafforzare le relazioni” Usa-Italia ad un livello “storico”. Ma anche e soprattutto per il contributo alla “stabilità della politica e alla tenuta dell’economia italiana”. Parole che oggi rimbalzano anche dalle capitali europee. Con il presidente francese Francois Hollande che in una lettera aperta da un “Mio caro Giorgio…” scrive: “Sei un amico della Francia. E la Francia è orgogliosa di avere un amico come te”, assicura, sottolineando anche il suo “impegno infaticabile” per l’Ue, “grande fonte di ispirazione per tutti gli europei”. Dalla Germania arriva un lungo telegramma del presidente federale Joackin Gauck: “Con saggezza e lungimiranza ha inciso sulla vita politica dell’Italia e dell’Europa. In momenti di grandi sfide ha reagito con avvedutezza trovando compromessi che hanno giovato al Suo Paese e a quelli dei suoi partner” Ue. E mentre dall’Unione Europea giungono le parole di gratitudine e apprezzamento anche di Lady Pesc, Federica Mogherini, del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz e di molti rappresentanti delle istituzioni, tanti anche i media internazionali che dedicano spazio all’addio di Napolitano. Senza nascondere i timori per la successione. Una fase che – rileva Il Wall Street Journal – “metterà alla prova la forza del governo del giovane premier Matteo Renzi e i suoi sforzi di riforma”. Anche il Financial Times mette in rilievo il rischio di “incertezza politica”, parlando di “test chiave” per il premier italiano. Il Daily Mail parla poi di preoccupazione per “i ritardi nel processo di riforme” e The Indipendent saluta l’ex capo dello Stato come colui che ha “rimosso” Silvio Berlusconi dallo “stivale”. “Un ex comunista con capacità politiche formidabili e una reputazione di neutralità”, è il tributo dell’indiano Economic Times.

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