“Solidarietà ai venezuelani oppressi da regime”

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PESCARA. – “Sostegno e solidarietà per i fatti atroci che è costretto a subire un paese così vicino a noi in cui le libertà non possono essere più esercitate perché vi è un regime totalitario”. Non ha usato mezzi termini Giuseppe Di Pangrazio, il presidente pd del Consiglio regionale d’Abruzzo, durante l’incontro, a Pescara, in Provincia, con la comunità italo-venezuelana che ha portato in Abruzzo Rosa Orozco, la madre di Geraldine Moreno, studentessa 23enne venezuelana uccisa a Valencia il 22 febbraio 2014. La giovane fu colpita da un proiettile vagante della Guardia Nacional che la colpì in volto mentre stava sul marciapiede, di fronte casa sua, a guardare, senza partecipare, una delle tante manifestazioni di protesta in corso da un anno in Venezuela. La Orozco, accompagnata dal’associazione VenEuropa, è reduce dal Parlamento europeo dove è riuscita a far approvare una risoluzione di condanna del Paese sudamericano che viola i diritti umani e politici di chi è contro il governo chavista di Nicolás Maduro e manifesta pacificamente anche per superare una crisi che da troppo tempo è diventata soprattutto economica e che costringe la gente quasi alla fame, con gli scaffali nei supermercato vuoti da mesi.

“Sono la mamma di tutti gli studenti venezuelani e lotto affinché altri non facciano la fine che ha fatto mia figlia e altri 42 morti. Attualmente sono 3.400 i detenuti politici” ha detto la “Mamma coraggio” con tanto di video proiettato sulle violenze in corso in Venezuela. La Orozco ha consegnato agli europarlamentari un dossier con ben 70mila casi di violazione dei diritti umani.

“Presto ci sarà una visita di europarlamentari in Venezuela” ha annunciato Maria Claudia Lopez di VenEuropa Abruzzo, l’associazione che con quella Latinoamericani in Italia, Ali, e Alma Criolla, ha organizzato sia questo incontro sia la “Messa per la Pace” alla cattedrale di San Cetteo, dove ha partecipato l’assessore Pd agli Abruzzesi nel mondo Donato Di Matteo. Ad accogliere gli ospiti anche Antonio Di Marco, presidente Pd della Provincia di Pescara. Di Pancrazio era accompagnato dal suo vice di maggioranza Lucrezio Paolini (Idv). Il presidente di Ali Edoardo Leombruni di Ali, ex consigliere del Cram, ha ricordato di una comunità abruzzese in Venezuela numerosa – di cui molti come lui sono venuti o tornati a vivere in Italia – che va ascoltata e non abbandonata. Di Pangrazio nell’abbracciare la Orozco ha parlato di “una donna che nonostante la lacerazione, ha la forza e il coraggio di girare il mondo non solo per il fatto personale ma anche per quello generale. Per me è un insegnamento profondo. La Regione Abruzzo sosterrà la battaglia. Ho capito a Sulmona, in occasione delle nomine degli Ambasciatori d’Abruzzo nel mondo, la consistenza di questa emigrazione venezuelana di ritorno, fatta perlopiù di persone normali” della classe media, “perché i ricchi che se vanno via dal Venezuela preferiscono altri Paesi delle Americhe”.

La chiesa di San Cetteo, patrono di Pescara, era gremita: sono state aggiunte sedie normali per contenere il numeroso pubblico di italo-venezuelani. Una comunità che soffre da molti anni, a cui Di Matteo ha dimostrato vicinanza e comprensione sin dalla precedente esperienza di presidente del Cram e assessore, con varie visite e col progetto di assistenza sanitaria agli abruzzesi indigenti e anziani, tuttora in corso. Un fondo di 80mila euro per garantire polizze sanitarie a chi ne ha bisogno, gestito dalla Fondazione “Abruzzo solidale” presieduta da Amedeo Di Lodovico e dove operano abruzzesi importanti come gli imprenditori Nicola Ciammaricone e Franco De Antoniis (presente agli eventi).

Pierluigi Spiezia

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