Napolitano sceglie il gruppo per le Autonomie del Senato

NAPOLITANO, L'UOMO DELLE RIFORME E DELLO STORICO BIS

ROMA. – Niente Pd per Giorgio Napolitano. Una scelta meditata e senza alcuna vena polemica: oggi il presidente emerito ha sciolto la riserva e si è iscritto al gruppo per le Autonomie del Senato. Ha preferito una formazione “meno politica” al gruppo Pd – ed anche al Gruppo Misto molto “Sel-oriented” – quasi a voler testimoniare anche fuori dal Quirinale la sua volontà di equidistanza. Napolitano in effetti non è mai stato iscritto al Pd, formazione che è nata quando era già al Colle. Il gruppo per le Autonomie è oggi un gruppo ampio che forse meglio, per il presidente, garantisce una pluralità di posizioni e di appartenenze. Dopo aver essere tornato a tempo di record (neanche 24 ore dopo le dimissioni) al lavoro nel suo studio di palazzo Giustiniani, l’ex presidente della Repubblica sta riprendendo confidenza con gli uffici del Senato. Oggi ha potuto salutare molti colleghi pranzando al ristorante di palazzo Madama dove ha confermato quanto i suoi collaboratori da giorni spiegavano, e cioè che non intende ripartire con il lavoro d’aula – e quindi con le votazioni – già con la delicatissima riforma della legge elettorale. Sull’Italicum la tensione si taglia a fette e la maggioranza potrebbe ballare sul filo dei numeri. Probabilmente Napolitano vuole evitare di inserirsi così rapidamente nella battaglia politica evitando il rischio – non così remoto – di subire sin da subito degli attacchi personali legati ai voti dei senatori a vita che in passato in alcuni casi si sono rivelati determinanti. Così il suo esordio d’aula potrebbe essere alla Camera dove, dal 29 gennaio, si inizierà a votare per scegliere il suo successore. (Di Fabrizio Finzi/ANSA)