Mattarella subito in campo, prima Consiglio di Stato e poi Csm

Mattarella elected president of Italy

ROMA. – Giornata di calma laboriosa per il neo presidente Sergio Mattarella che sta prendendo confidenza con la complessa macchina del Quirinale. Dopo la prima notte passata nell’appartamento al Colle, il capo dello Stato sta definendo con i suoi più stretti collaboratori l’agenda delle priorità da affrontare e studiando i dossier che gli ha sottoposto il segretario generale Donato Marra. Sembra profilarsi una partenza sprint per Mattarella che già domani mattina farà la sua prima uscita pubblica partecipando all’inaugurazione dell’anno giudiziario presso il Consiglio di Stato. Se questo è un appuntamento che era in ogni caso in agenda da prima della sua elezione, oggi viene confermata anche una sua imminente partecipazione al plenum del Csm, organo costituzionale del quale è presidente di diritto, in occasione della nomina del nuovo Pg della Cassazione. La data esatta dovrebbe essere definita nei prossimi giorni, ma potrebbe esserci anche una riunione straordinaria già lunedì o martedì. Se non sorprende da un ex componente della Consulta questa grande attenzione al mondo della Giustizia nel suo complesso, colpisce la determinazione con la quale Mattarella sembra voler affrontare, oltre la politica comunitaria, anche quella internazionale con particolare attenzione alla minaccia del terrorismo islamico. Dopo averne parlato già nel giorno della sua elezione, oggi il presidente ha condannato con nettezza l’uccisione del pilota giordano bruciato vivo dall’Isis: “Sono certo – ha scritto in un messaggio al re di Giordania Abdallah II – che la tragica morte del tenente El-Kassasbeh rafforzerà ulteriormente l’unità del popolo giordano e la collaborazione della comunità internazionale per sconfiggere la piaga del terrorismo”. Segnali che fanno pensare che non mancherà una sua vigile attenzione sul tema anche quando sarà chiamato a dirigere il suo primo Consiglio Supremo di Difesa. Sono passate solo 24 ore dal suo insediamento ed è quindi troppo presto per definire sue visite all’estero ma è consuetudine che il presidente inizi il suo giro di presentazione partendo dalle cancellerie europee, probabilmente proprio da Bruxelles. Di certo il primo presidente siciliano della storia della Repubblica tornerà presto – in forma privata – a Castellamare del Golfo, paese d’origine della sua famiglia e dove riposano il padre Bernardo e il fratello Piersanti, ma anche la moglie Marisa. Inevitabili saranno poi una serie di incontri politico-istituzionali essenziali per poter avere il polso della situazione non solo all’interno del Governo: al di là di Matteo Renzi già ricevuto ieri pomeriggio, presto incontrerà i ministri più coinvolti in dossier sensibili (Riforme, Giustizia, Esteri, Difesa, Economia, solo per citare i più importanti). Ma anche rappresentanti della parti sociali, come sindacati e rappresentanti di Authority. Ma per questo ci sarà tempo. In questi giorni sicuramente affronterà anche il problema della squadra di collaboratori che dovrà accompagnarlo in questi sette anni. Scelta da meditare con attenzione vista la ricchezza dei compiti che la Costituzione affida al presidente della Repubblica. (Di Fabrizio Finzi/ANSA)