Sci: il superG mondiale è austriaco, l’Italia affonda

2015 Alpine Skiing World Championships

VAIL/BEAVER CREEK (USA). – Il superG e’ austriaco: dopo l’oro di Anna Fenninger tra le donne e’ arrivato l’oro di Hannes Reichelt tra gli uomini. Il tutto mentre l’Italia si e’ dimostrata tutt’altro che super: l’attesissmo Dominik Paris e’ stato il miglior azzurro ma e’ finito soltanto 14/o, ex aequo con Matteo Marsaglia. Piu’ indietro ancora Christof Innerhofer e Werner Heel: una giornata da dimenticare al piu’ presto per concentrarsi sulla discesa di sabato e cercare li’ il riscatto. Reichelt – che non a caso ha vinto in coppa altri tre superg proprio su questa pista – sui 1.890 metri della “Birds of Prey/Golden Eagle” ha chiuso con il tempo di 1.15.68. Gran sorpresa per l’argento, andato al quasi sconosciuto canadese Dustin Cook. Quando ormai la gara sembrava chiusa, Cook ha piazzato un 1.15.79 che ha scacciato dal podio il norvegese Kjetil Jansrud e l’austriaco Matthias Mayer che stavano gia’ festeggiando un bronzo ex aequo. Il bronzo, infine, è andato al francese Adrien Theaux (1.15.92), che alla fine ha sorriso dopo aver tremato ad ogni discesa. Musi lunghi invece per gli azzurri, traditi dalla neve secca di Beaver Creek, soprattutto per il favoritissimo della vigilia Dominik Paris. “Non sono riuscito ad entrare bene proprio nella seconda porta del murone iniziale e poi – ha spiegato deluso Domme – non ho piu’ preso il ritmo giusto. C’e’ poco da dire: bisognava sciare meglio e non l’ho fatto”. Spiegazioni simili anche da parte di Christof Innerhofer, altro atleta che alla vigilia era nella rosa dei migliori: “Per fare risultato ci vuole la giornata perfetta e per me non lo e’ stata .- ha detto l’altoatesino, oro in superG nel 2011 -. C’era neve piu’ secca rispetto a ieri, ma non dura come piace a me. Cosi’ non ho avuto le risposte perfette dagli sci che mi sono rimasti come agganciati sulla neve ed ho perso un po’ dappertutto. Mi dispiace per Domme che stava facendo una grandissima stagione”. La gara, comunque sia, e’ stata tiratissima ed emozionante. La scena l’ha tenuta l’americano Bode Miller. Al rientro proprio per il Mondiale dopo un infortunio ed una operazione di ernia al disco, Bode e’ volato rovinosamente mentre era in testa: varie capriole sotto gli occhi della famiglia gli hanno causato nessun danno grave ma un lungo e profondo taglio al polpaccio destro. Grandissima prestazione, conclusa fino al traguardo con un ottimo sesto posto, anche per l’asso norvegese Aksel Svindal, anche lui al rientro dopo quattro mesi per rottura del tendine di Achille. Dopo la cancellazione di ieri per neve e vento, si e’ gareggiato con sole e tre gradi sotto zero. Il vento si e’ comunque fatto sentire con qualche raffica improvvisa. Domani e’ in programma, alle ore 19, la discesa donne. Poi, alle 21.30, prova cronometrata della discesa uomini sperando che Paris & C. riescano ad adattarsi meglio sulla neve del Colorado.

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