Torna la paura tra i risparmiatori greci

Greek finance minister Varoufakis in Germany

ATENE. – Tantissima incertezza e un diffuso timore: sono questi i sentimenti che trapelano dalle parole di molti greci, angosciati da quello che il futuro potrebbe riservare al loro Paese ora che il nuovo governo guidato da Alexis Tsipras è impegnato in durissime trattative con i partner europei sul nodo del debito greco. “Io non so come andrà a finire” dice all’ANSA Giorgos, un impiegato statale, ex militante del Pasok (socialista). “So però che vale la pena provare e aspettare. Quelli di prima avevano già deciso insieme con la troika i nuovi tagli alle pensioni. Questi qui almeno provano ad aprire una trattativa con gli europei. Forse non riusciranno ad ottenere nulla, forse saranno costretti a fare marcia indietro. Staremo a vedere. Comunque sono certo che qualcosa di buono questo governo lo farà”. “Nessuno sa più cosa pensare – spiega Pavlos Kriconis, 40 anni, tassista -. Tsipras ci aveva fatto tante promesse… Anch’io ho votato per lui. Sembrava che sapesse quello che doveva fare. E invece adesso mi sembra che sia andato a sbattere contro un muro”. “C’è chi vede la situazione in maniera grave, forse più grave di quanto sia in effetti – aggiunge il suo collega Marios Vaghena, 32 anni – e magari pensa che fra un po’ ci ritroveremo tutti a fare la fila davanti ai bancomat come successe a Cipro tre anni fa. O, peggio, che la Grecia uscirà dall’euro e torneremo alla dracma. Comunque – conclude – io ho già tolto dalla mia banca qualche migliaio di euro e li ho nascosti in casa”. Non si può ancora parlare di vera e propria ‘corsa’ agli sportelli delle banche anche se, solo durante il mese che ha preceduto le elezioni dello scorso 25 gennaio, dalle banche greche sono stati ritirati circa 15 miliardi di euro. Ma è un dato di fatto che numerose persone, per lo più anziane, ogni giorno fanno la fila per ritirare a poco a poco i loro risparmi e trasferirli in un posto ritenuto più sicuro, dalla tradizionale mattonella al congelatore del frigorifero. Ai molti che cominciano a dubitare della professionalità e della preparazione del governo Tsipras per affrontare gli agguerriti partner europei, fa da contraltare il Metropolita Amvrosios di Kalavrita nel Peloponneso il quale, da acerrimo nemico del premier (lo aveva definito “responsabile della scristianizzazione della Grecia insieme con Andreas Papandreou e Costas Simitis”) ora si è schierato apertamente al suo fianco. “Salute al primo ministro Tsipras”, ha scritto nel suo sito web il Metropolita. “Metti la parola fine a ciò che fa male alla nazione greca. Che Cristo sia con te con la nostra Madonna al Suo fianco. Buona fortuna per il bene della Grecia. Dal momento in cui Tsipras ha assunto l’incarico di governare questo Paese martoriato – prosegue l’alto prelato – attua una politica in cui si respira Orgoglio Nazionale. Sembra che sia finita l’epoca dei grandi e servili ‘sì, sì e sì’ a tutto. Siamo giunti nell’epoca della rivoluzione. Alla smania dei conquistatori europei – chiamati troika – opponiamo la nostra dignità nazionale. Il suo incarico di premier ci riempie di fierezza”.

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