Made in Italy: il sostegno del Governo parte dalle fiere

 

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MILANO. – Il sostegno al Made in Italy del Governo comincia dalle fiere, a patto che siano “leader nel proprio settore a livello globale”. E’ quanto ha annunciato oggi a Milano il viceministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha presentato il ‘Piano Straordinario per il Made in Italy’ insieme al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ed al presidente di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) Ettore Riello, che tanto ha sollecitato il Governo ad intervenire sul settore. Nell’ambito di un piano da 261 milioni, da destinare a “5 aree di intervento”, per l’anno in corso Calenda prevede di destinarne 48 per “potenziare i grandi eventi fieristici”, sottolineando che si tratta di “oltre 10 volte rispetto a quanto garantito in media negli ultimi 5 anni”. Un impegno da cui Calenda si attende “grandi risultati”. “Ci sono oltre 30 fiere italiane leader nel mondo – spiega – e che sono molto esposte alla concorrenza, le dobbiamo rafforzare perché sono fondamentali per la politica industriale italiana e non possiamo rischiare di perderle”. Un intervento che secondo il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è una “scelta strategica rilevante” che “contribuirà a rafforzare la promozione dei comparti produttivi con una ricaduta positiva sulle imprese”. Plaude anche Riello che sottolinea come l’iniziativa del Governo riconosca al mondo delle fiere e delle esposizioni un “ruolo di leva per la crescita del Paese”. Molte saranno le fiere escluse, ma Calenda, che vuole evitare “interventi a pioggia”, ritenuti “dispersivi”, non chiude al confronto con chi rimarrà fuori dal Piano ed esorta i rappresentanti delle fiere a “presentare progetti”, mentre Riello ritiene che nonostante la “coperta troppo corta” possa proseguire il “cammino di supporto al comparto”.