Controllo dei cambi in Venezuela: Sicad riparte da 12 bolívares il dollaro

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CARACAS – Resta il dollaro a 6,30 bolívares, Sicad 1 e 2 saranno sostituiti da un unico Sicad che inizierà ad operare con un valore base di 12 bolívares il dollaro (tasso di cambio destinato ad aumentare velocemente rispondendo agli imput del sistema d’asta), si crea poi il “Simadi”, un mercato libero in cui l’offerta sarà libera ma la domanda limitata a soli 300 dollari al giorno. Questa, in stretta sintesi, le decisioni dell’esecutivo illustrate dal ministro dell’Economía, Rodolfo Marco Torres, e dal presidente della Banca Centrale, Nelson Merentes. Il ministro dell’Economia e il presidente della Bcv hanno anche precisato che i venezuelani che si recano all’estero per affari o semplicemente in vacanza avranno a disposizione 3.000 dollari al tasso del nuovo Sicad. Stesso tasso per i 300 dollari destinati all’acquisto di beni attraverso la rete.

Immediate le reazioni. La maggior parte degli economisti hanno subito ravvisato, nella decisione dell’esecutivo, una svalutazione di fatto. E sottolineato che i tre diversi tassi di cambio non risolveranno i nodi del Paese. Si chiede come, con le tante difficoltà provocate dalla caduta del prezzo del petrolio, il governo potrà sostenere il valore del dollaro a 6,30 bolìvares, a loro avviso divorziato dalla realtà del Paese. E temono che la decisione dell’Esecutivo possa creare ulteriori pressioni sulla moneta e alimentare la speculazione.