Il Parma sprofonda, al Chievo tre punti salvezza

Soccer: Serie A; Parma-Chievo
PARMA. – “Dieci vittorie in diciassette partite e ci salviamo”. I proclami non mancano di sicuro al nuovo presidente del Parma Giampietro Manenti, ma al Tardini arriva la diciottesima sconfitta della stagione. Niente punti per gli emiliani nemmeno con il Chievo, la squadra che, all’andata, regalò la prima delle tre vittorie della stagione. Allora però c’era Cassano e, soprattutto, la società sembrava ancora in grado di offrire solidità e stipendi. Questa volta la musica è diversa anche se, poche ore prima della gara, il nuovo numero uno si era presentato ufficialmente, senza però garanzie e senza bonifici in mano. Ne gode il Chievo che incassa tre punti preziosi per la corsa alla salvezza. Al disastrato quadro societario del Parma si è poi aggiunta in campo la mezz’ora di follia di Daniele Galloppa. In pochi minuti il centrocampista ducale si è fatto ammonire due volte da Rocchi di Firenze per altrettanti falli plateali a metà campo. In inferiorità numerica il Parma ha comunque retto sino ad inizio ripresa quando, su punizione, Zukanovic ha sbloccato il risultato e, di fatto, chiuso la partita. Il recupero del match sospeso domenica per il maltempo regala così ai veneti una importante boccata d’ossigeno. A quota 21 ora hanno scavalcato il Cagliari lasciando la zona retrocessione; zona invece dove sprofonda il Parma, a meno dodici dal primo posto valido per restare in serie A. Il primo vagito del match è comunque crociato. All’8′ Cassani serve in mezzo all’area Nocerino, piatto destro centrale dritto dritto nelle mani di Bizzarri. Al 14′ ci prova Mariga, a lato, poi replica il Chievo con Schelotto, imbeccato in area da Hetemaj, ma la conclusione dell’ex crociato sibila sopra la traversa. Fuori misura anche la conclusione dalla distanza al 32′ di Izco. Nel finale di tempo si scalda nel Parma Rodriguez, serpentina sulla destra e tocco al centro per Feddal che da trenta metri sfiora il sette alla sinistra di Bizzarri. Prima però l’episodio che segna l’incontro: l’espulsione di Galloppa per somma di ammonizioni. Rocchi è forse troppo fiscale ma il centrocampista del Parma è ingenuo ripetendo, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, due falli plateali in mezzo al terreno di gioco. Ad inizio ripresa la rete decisiva del match. E’ il 9′ ed il Chievo usufruisce di una punizione da circa venti metri di distanza. Al tiro, di sinistro, va Zukanovic che supera la barriera e mette il pallone alla sinistra di Mirante. Il Parma a quel punto si sbriciola. Al 14′ e al 23′ Pellissier spreca due occasioni d’oro per raddoppiare, stessa sorte al 35′ per Botta. Al 38′ è invece il palo a fermare la conclusione di Meggiorini. Nel finale il Parma protesta per un presunto atterramento in area di Palladino, Rocchi vede bene e lascia correre. Al termine parapiglia negli spogliatoi con spinte e male parole fra Dainelli, Frey e il preparatore dei portieri del Parma Bucci. Al termine fischi rassegnati dalla curva nord che ad inizio match aveva ancora una volta espresso il proprio disappunto per le vicende societarie esponendo lo striscione ‘Il nostro amore oltre la categoria. Portate i libri in tribunale e andate via’. Il tutto sotto gli occhi di Giampietro Manenti ma anche dell’ex presidente Pietro Doca, l’uomo di Rezart Taci, avvistato per la prima volta al Tardini. “Abbiamo fatto un grande lavoro ed ora vedrete che tutto andrà per il meglio”, dice il gioielliere piacentino ai giornalisti, rassicurando sulla solidità del nuovo gruppo proprietario: “Dovete avere fiducia”.

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