La foto più bella dell’anno è l’amore gay in Russia

World Press Photo 2014 - World Press Photo of the Year 2014

ROMA. – La coppia gay russa diventa icona dell’amore globale e testimonial di passione intima ma anche civile nella foto più bella dell’anno. Lo scatto del danese Mads Nissen vince il World Press Photo e consegna alla storia del fotogiornalismo l’immagine di Jon e Alex, amanti raffinati in una Russia sempre più omofoba e lontani dagli album del terrore quotidianamente riversati sul web dai macellai dell’Isis, che sembrano quasi diventati sinonimo di fotografia. San Pietroburgo, un interno essenziale, un drappeggio di tende e, al centro, i profili scultorei dei due ragazzi. Disteso, gli occhi chiusi, l’uno. Curvo su di lui, lo sguardo intenso, l’altro. Le mani si sfiorano. Nient’altro, nella luce caravaggesca. “Sono due moderni Romeo e Giulietta” che si amano contro un ambiente ostile che nega serenità e diritti: così Nissen, 35 anni, descrive quella foto che ha conquistato il premio più prestigioso del mondo e che è parte di un reportage dal titolo “Omofobia in Russia”. L’Ong Humans Rights Watch conferma: La comunità gay, nella patria di Putin, è repressa e oggetto di aggressioni. “L’immagine vincitrice deve essere esteticamente valida, avere impatto, e il potenziale per diventare un’icona”, commenta Michelle McNelly, direttore della fotografia del New York Times e presidente della giuria. “Oggi i terroristi usano immagini raccapriccianti come propaganda. Noi abbiamo risposto con qualcosa di più sottile, intenso, che induce a riflettere – motiva la scelta Alessia Glaviano, membro della giuria e photo editor di Vogue Italia – questa foto parla dell’amore, in risposta a quello che accade nel mondo e in una forma che trascende l’omosessualità”. Il World Press Photo, che sceglie le immagini più intense dell’anno , ha premiato anche Andrea Rocchelli, rimasto ucciso il 24 maggio da colpi di mortaio vicino a Sloviansk, in Ucraina, che ha fotografato – tra l’altro – momenti della vita privata di ragazze russe. Ma c’è anche lo scatto di Massimo Sestini sull’odissea dei migranti nel Mediterraneo che ha vinto il secondo premio nella categoria General News Single. Bulent Kilic, fotografo dell’Agenzia Afp, si è aggiudicato il primo e terzo premio della categoria Spot News Single con due foto che hanno fatto il giro del mondo: un attacco aereo a Kobane, in Siria, in ottobre, e una ragazza ferita a Istanbul durante gli scontri della primavera scorsa. A Sergei Linitsky, dell’Epa, è andato il primo premio della categoria General News Single con la foto di un cucina nel centro di Donetsk, frutta fresca, qualche utensile e schegge su un tavolo insanguinato. Un lavoro duro quello dei 17 membri della giuria del World Press Photo – arrivato quest’anno alla 58/ma edizione -, che ha esaminato quasi 100mila foto presentate da 5.692 fotografi di 131 Paesi, ne ha premiati 42 di 17 nazionalità e ha fatto i conti con un 20% di immagini ritoccate con photoshop e simili, ovviamente eliminate. (di Eloisa Gallinaro/ANSA)