Migranti via da Lampedusa, ma altrove non sono graditi

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO). – Il centro di accoglienza di Lampedusa dopo gli arrivi di migranti salvati nel canale di Sicilia negli ultimi tre giorni è strapieno. Oltre mille persone – i numeri esatti parlano di 1.195 – sono state portate in contrada Imbriacola dove la capienza massima è di 381 ospiti. E così alcune centinaia di persone sono state trasferite con un ponte aereo attuato con velivoli dell’Aeronautica militare, ma nelle altre regioni non è facile trovare posto e anche alcuni amministratori locali delle regioni del Nord sembrano non gradire l’arrivo migranti. A Treviso 35 profughi, tra cui 10 minorenni, hanno passato la scorsa notte a bordo del pullman con cui erano giunti. In città però – come aveva detto ieri il sindaco Giovanni Manildo – non ci sono più posti per i profughi, e la Prefettura finora non è riuscita a trovare soluzioni alternative. I 35 migranti sono assistiti dalla Caritas, che ha portato loro i pasti nell’autobus parcheggiato davanti alla stazione, e dal personale della Polfer, che ha aperto durante la notte i bagni della stazione ferroviaria. In Lombardia, poi, sembra si stia creando un vero e proprio muro contro l’arrivo dei migranti. L’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, propone una ”vera e propria disobbedienza civile” ai Comuni della Lombardia. “Pronuncino un ‘no’ forte e risoluto alla richiesta delle Prefetture di ospitare altri profughi – ha invitato l’esponente di Fdi – Se, come afferma l’assessore comunale milanese Majorino, ‘Milano ha già dato’, lo stesso vale per tutte le altre realtà territoriali della nostra regione’. Polemica è anche l’assessore regionale lombardo alla Sicurezza Simona Bordonali (Lega Nord) che ha saputo dell’arrivo di 500 profughi a Milano. Bordonali dice che ”la Regione non ha nessuna informazione” a riguardo perchè ”non è coinvolta” dal Governo nelle decisioni sui flussi migratori. Su chi ospiterà i nuovi arrivati, Bordonali ha risposto che ”saranno costretti a prenderli gli enti locali, come accaduto fino a oggi” e che la Regione ha ”difficoltà strutturale ad accogliere” nuovi migranti. E il sindaco leghista di Padova, Massimo Bitonci, sui profughi che stanno arrivando nelle ultime ore anche in Veneto, dice: “Sappiamo che gran parte di loro non sono profughi, al di là di quello che c’è scritto sui loro documenti, ma veri e propri criminali. Accoglierli è sbagliato, i criminali non si accolgono, si spediscono a casa”. Da Lampedusa il sindaco Giusi Nicolini lancia il suo appello: “Il centro d’accoglienza è stracolmo. Sono più di mille gli ospiti ammassati e nonostante i trasferimenti di ieri e di oggi rimarremo ad oltre 900 persone. La provincia di Agrigento, la Sicilia e il Mezzogiorno d’Italia sono in piena emergenza. Faccio appello ai sindaci e ai presidenti delle Regioni del Nord Italia affinché ci aiutino, affinché accolgano i migranti salvati nel canale di Sicilia e, al momento, ospitati a Lampedusa”. Gli operatori della Misericordia faticano a gestire l’emergenza umanitaria all’interno di una struttura che sta scoppiando. “Tante le difficoltà logistiche – dice l’ente gestore – anche per approvvigionare il magazzino di beni di prima necessità”. Fra gli ospiti del centro d’accoglienza c’è un gruppo sospettato di aver contratto la scabbia e pertanto sottoposto a blocco sanitario. Fino a quando i controlli medici non saranno conclusi, queste persone non saranno trasferite in altre strutture. Sul versante della politica, la Lega Nord è sempre sulle barricate. Il segretario Salvini su Facebook annuncia le vie legali: “L’Isis sta organizzando lo sbarco di 200.000 immigrati. Renzi e Alfano collaborano, mettendo a disposizione navi e alberghi. E la Lega presenta un esposto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: i confini vanno difesi!”.

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