Mancini vuole la finale: “Spero che sia la nostra notte”

Soccer: Europa League; Fc Inter-Fc Dnipro

 

 

 

 

MILANO. – Domani l’Inter scenderà nella bolgia del Celtic Park per giocare i sedicesimi di andata di Europa League, con un chiaro obiettivo: mettere l’ipoteca sul passaggio del turno e avvicinarsi alla finale. Perché Mancini non si nasconde e, nella conferenza stampa della vigilia, esce allo scoperto ammettendo di volersi giocare il trofeo a Varsavia e strappare così un posto per la Champions: “La speranza è quella di arrivare in fondo per tante motivazioni. Ora dobbiamo pensare a questa gara e non alla finale. È presto, il cammino è lungo, ci sono ancora quattro turni. Ma la speranza è quella di arrivare in fondo”, dichiara l’allenatore nerazzurro. L’Inter non vuole fare la comparsa in questa Europa League e giocherà per tornare protagonista. Una fiducia probabilmente frutto anche degli ultimi due successi in campionato con Atalanta e Palermo. Ma domani contro gli scozzesi non sarà una partita semplice e, allo stesso tempo, non è concesso alcun errore viste le ambizioni del club. Così Mancini alla vigilia carica i nerazzurri e li prepara ad una partita molto dura: “Ci sarà da combattere, non sarà una partita facile. Sarà una gara fisica, contro una squadra forte. Il Celtic ha ottimi elementi, molto tecnici che giocano palla a terra. È sicuramente diverso dalla Serie A”, l’analisi del tecnico. L’Europa propone un calcio diverso, più aggressivo, ma con l’atteggiamento giusto l’Inter può puntare a fare risultato. E domani Mancini potrebbe sfruttare l’entusiasmo di quei giocatori rimasti in disparte nelle ultime uscite, come ad esempio Kovacic: “Spero che sia la nostra notte, non solo la sua. Detto questo, Mateo per noi sarà un giocatore importante”. Contro il Celtic l’Inter dovrà dimostrare che la crisi è ormai archiviata e che la continuità non è più una bestia nera. “La nostra mentalità è quella di migliorare gara dopo gara. Domani sarà diverso, perché si gioca su 180 minuti ma spero che la squadra continui a migliorare”, l’auspicio dell’allenatore. I nerazzurri dovranno anche essere bravi a mantenere i nervi saldi e a non farsi intimorire dai 60mila del Celtic Park, stadio storicamente tra i più caldi in Europa. E proprio l’entusiasmo dei tifosi scozzesi, potrebbe essere l’arma in più per la formazione di casa. Tanto che Ronny Deila, allenatore del Celtic, non si sente battuto in partenza: “Ho buone sensazioni – spiega nella conferenza della vigilia-. Se riusciamo a fare ciò che siamo in grado di fare allora abbiamo buone possibilità. Con un pareggio saremo felici”. Un pari lascerebbe aperta la qualificazione nel ritorno di San Siro. Ma Mancini e l’Inter sperano di tornare in Italia con una vittoria e la convinzione di potersi regalare il sogno della finale a Varsavia.