Doppio Maxi Lopez, poi il Toro si sgonfia ed è solo pari

Soccer: Europa League; Torino-Athletic Bilbao
TORINO. – Delusione granata, al ritorno nell’Europa che conta. La festa – stadio pieno, ambiente ‘gasato’, coreografie da serata di gala – si affievolisce con il 2-2 finale che costringe la squadra di Ventura all’impresa nel ritorno al ‘San Mames’, se vuole passare il turno. Non basta la doppietta di uno scatenato Maxi Lopez, l’Athletic rimedia e sfiora il colpaccio dopo avere rischiato il ko. Per il Toro è stata una corsa ad handicap: dopo 9′ Maksimovic ha lasciato passare Viguera e Williams, l’attaccante scelto da Valverde per sostituire il bomber Arduriz, ha battuto senza scampo Padelli. Ma i granata non si sono lasciati abbattere dall’imprevisto ed hanno impostato un’ottima gara d’attacco riuscendo a ribaltare il risultato nei primi 45′, superando l’ansia di inizio partita. Spinti da Molinaro e Darmian sulle fasce, con El Kaddouri ispirato e la vivace coppia d’attacco Maxi Lopez-Martinez (preferito a Quagliarella), i granata hanno messo alle corde i baschi, anche se Williams (14′) ha sfiorato il raddoppio. Maxi Lopez di testa e di piede ha galvanizzato l’Olimpico. Il 2-1 era stretto per la squadra di Ventura, vicina al terzo gol nei primi 10′ della ripresa. Poi il Torino ha esaurito la benzina ed il tecnico dell’Athletic Bilbao ha mischiato le carte, cambiato modulo. E’ cominciata un’altra partita, in salita per il Toro ed il cambio totale della coppia d’attacco – prima Quagliarella per Martinez poi Amauri per Maxi Lopez, ha ridotto la pericolosità offensiva. I baschi hanno trovato il pareggio in mischia, poi hanno sfiorato un 3-2 che sarebbe stata punizione immeritata: Sola ha colpito la traversa, con un colpo di testa, ed una punizione di Benat ha sfiorato il palo. “E’ chiaro – dice Ventura – che adesso il Bilbao è favorito, ma nulla è perduto. Ed abbiamo costretto l’allenatore dell’Athletic a provare moduli inediti per loro. Ha fatto gol su nostro clamoroso errore e su una ‘spizzicata’ di testa in mischia, altri tiri in porta non ne ho visti. La corsa è in salita, ma – chiude – non è finita”.

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