Euro a 1,1072: la discesa non si ferma. Ai minimi sul dollaro dal 2003

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NEW YORK.  – La caduta dell’euro non si ferma. Alla vigilia della riunione della Banca Centrale Europea (Bce), la moneta unica cala ai minimi da 11 anni rispetto al dollaro scendendo a 1,1072, il livello più basso dal settembre 2003. L’euro è sotto pressione anche rispetto alla sterlina, nei confronti della quale cala ai minimi da sette anni a 0,7237. A pesare è l’attesa di nuovi dettagli su come la Bce intende portare avanti il programma di acquisto titoli annunciato in gennaio. ”Tutto e’ legato al fatto che una banca centrale va in una direzione e un’altra si muove nella direzione opposta, valutando un aumento dei tassi di interesse” afferma Peter Kinsella, analista di Commerzbank, riferendosi alle strategie della Fed e della Bce. L’Eurotower ha infatti lanciato un programma di quantitative easing nel tentativo di sostenere la ripresa economica europea e combattere la deflazione. La Fed è invece alla prese con un quadro congiunturale profondamente diverso: la ripresa, anche se debole, è in atto sostenuta dai consumi. E la crescita e il miglioramento del mercato del lavoro rendono difficile per la Fed continuare a giustificare una politica monetaria cosi’ accomodante. I tassi di interesse – secondo le attese degli analisti – saliranno quest’anno, anche se non si tratterà di un balzo. Nel 2009 la Fed sapeva di aver superato il Rubicone nel 2009 quando ha annunciato il quantitative easing: ”attraversare il Rubicone avrà un effetto significativo perchè segnalerà la nostra volontà di fare di più se necessario nel futuro” aveva detto il presidente Ben Bernanke, secondo i verbali delle riunioni del 2009 diffusi oggi. La Fed temeva una crisi stile Giappone e Janet Yellen, allora presidente della Fed di San Francisco, aveva messo in guardia sui pericoli della prima recessione globale dalla Grande Depressione. Il rafforzamento del dollaro negli ultimi mesi è ”negativo” per le multinazionali americane, afferma Moody’s, prevedendo un ulteriore rafforzamento del biglietto verde nei prossimi mesi, soprattutto nei confronti dell’euro. Dall’inizio dell’anno l’euro è calato dell’8,5% rispetto al biglietto verde, mentre negli ultimi sei mesi è arretrato del 14,5%. L’indice ICE sul dollaro, che misura la forza del biglietto verde rispetto ad alcune delle maggiori valute, e’ salito oggi ai massimi degli ultimi 11 anni.