Brasile:proteste anti-Dilma,maggioranza e opposizione divise

(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 16 MAR – In attesa di una presa di posizione ufficiale di Dilma Rousseff, politici di governo e opposizione commentano il significato delle massicce proteste contro la presidente della Repubblica e la corruzione in generale andate in scena ieri in tutto il Brasile. ”Questo 15 marzo sarà ricordato come il Giorno della Democrazia”, ha dichiarato il leader di centro-destra Aecio Neves (sconfitto da Dilma al secondo turno delle scorse elezioni). ”Il grande protagonista di queste manifestazioni – ha continuato Neves – è stato il popolo brasiliano, stanco di tanti eccessi, di tanta corruzione”. Se per la leader del Partito comunista (PCdoB) alla Camera, Jandira Feghali, preoccupa la presenza di una ”direzione violenta” e di una ”essenza golpista” nei cortei, per il segretario nazionale del partito di Rousseff (‘Partido dos trabalhadores’, di sinistra), Rui Falcao, ”è legittimo che anche coloro che discordano dal governo e hanno da fare critiche vadano in piazza, così come è giusto che lo facciano i suoi sostenitori”. Polemizza invece l’ex giudice del ‘Mensalao’ (la Mani pulite verde-oro), Joaquim Barbosa: ”In un giorno come questo il capo di Stato avrebbe dovuto rivolgersi direttamente alla nazione, invece di far parlare al suo posto due suoi ministri (quello della Giustizia, José Eduardo Cardozo, e quello della Segreteria generale della Presidenza della Repubblica, Miguel Rossetto, ndr). (ANSA).