Il Torino fuori dall’Europa League tra gli applausi

Soccer: Europa League; Torino-Zenit San Pietroburgo

TORINO. – La rimonta granata non è riuscita. Il Torino è uscito dall’Europa League agli ottavi e l’eliminazione, benché messa in preventivo, brucia all’indomani della magica serata della Juventus, piombata invece come una furia nei quarti della Champions. Per i granata è la serata dell’arrivederci all’Europa: l’1-0 sullo Zenit è troppo poco per rimediare allo 0-2 dell’andata a San Pietroburgo. Ma è finita comunque tra gli applausi, con il pubblico in piedi a ringraziare Ventura ed i giocatori per la bella stagione in Coppa, iniziata a luglio nei preliminari e finita questa sera con onore contro la capolista del campionato russo. Troppo tardi il gol granata, un’altra zuccata vincente di Glik. Era già il 90′, il Toro ed i suoi tifosi si erano forse già rassegnati a passare all’eliminazione dopo almeno tre grandi parate di Lodygin, una doppia, ravvicinata, su Martinez e Glik. Glik ha ravvivato la brace della passione e della speranza granata con un altro stacco imperioso di testa, su calcio d’angolo. I 6′ di recupero segnalati dal quarto uomo hanno riacceso il finale ed il Toro, con il 4-2-4 ultima chance provata da Ventura (Maxi Lopez, Quagliarella, Martinez ed Amauri tutti insieme) ha avuto il pallone del 2-0 e dei supplementari, ma l’appena entrato Lombaerts ha respinto sulla linea un tiro di Maxi Lopez. Poi Rondon ha tenuto i due palloni decisivi, ridando ossigeno allo Zenit. Il Toro ha giocato una discreta partita, ma non è riuscito a trovare il furore che ne hanno fatto la leggenda. Gli esterni poche volte hanno trovato la la misura nei cross, Maxi Lopez e Quagliarella sono stati quasi sempre fermati da Garay e Luis Neto, impalpabile El Kaddouri e Farnerud. All’inizio il Toro ha cercato di dosare gli sforzi, senza fare un pressing esagerato, ma avrebbe meritato di chiudere il primo tempo sull’1-0. Quando hanno innestato il turbo, i granata sono riusciti a spingere indietro lo Zenit. Troppi errori di misura dalla fascia sinistra di Molinaro e Moretti, mentre Darmian non riusciva a bucare sulla corsia opposta. Una punizione di Farnerud , con pallone a sfiorare il palo (17′) è stato il primo vero sussulto, dopo un palo colpito ma con l’azione fermata per fuorigioco. Proteste granata e fischi di tutto lo stadio su un fallo di mano di Tymoshchuk, proprio sulla linea dell’area di rigore. L’arbitro Jug – molti ammoniti, ma anche tanti errori e troppo permissivismo sulle rimesse dal fondo ritardate ad arte da Lodygin – ha concesso la punizione dal limite: Quagliarella è andato vicinissimo al gol (36′). Il Toro ha fallito il colpo in una successiva mischia in area e Quagliarella ha poi schiacciato troppo debolmente di testa sul cross di Farnerud. Lo Zenit ha avuto campo libero per due contropiede, senza esito. Nella ripresa ha sbagliato un’uscita Lodygin, ma Darmian non è riuscito a sfruttare l’occasione, poi una girata di Maxi Lopez, e un brivido sul tiro di Witsel. Infine, i fuochi d’artificio tardivi del Toro a 4 punte. (di Renato Botto/ANSA)

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