Conte: “Verratti può prendere per mano l’Italia”

Soccer: Italy's training session

FIRENZE. – La questione dei mancati stage non l’ha ancora digerita: Antonio Conte lo fa capire in questo primo giorno del raduno a Coverciano, a quattro mesi dall’ultimo. “Quanto mi ha pesato non farli? Non mettiamola su questo piano, volevo solo avere le idee un po’ più chiare su certi giocatori, come Sansone. Comunque capisco le esigenze, ormai me ne sono fatto una ragione – sospira il ct, che si è presentato con tosse e febbre -. Certo, non sono stati mesi semplici, a me piace lavorare tutti i giorni. Se mi sento solo come prima o sempre più solo? Ho capito che è meglio guardare avanti. In ogni Paese, la Nazionale suscita polemiche e qui riguardano pure me come persona. A che mi riferisco? E’ solo una considerazione”, taglia corto, appellandosi a quel che pare diventato il suo motto: testa bassa e lavorare. Difendendo sempre le proprie scelte, come la decisione di riconvocare Barzagli – tornato di recente in campo, dopo l’intervento al piede. Una convocazione che avrebbe sollevato qualche mugugno in casa Juve. “Era disponibile e lo stavamo monitorando da più di un mese, se non stava giocando era per scelta tecnica – la replica di Conte -. Ha fatto tre partite nell’ultima settimana, segno che sta bene. Lo ritengo da sempre uno dei nostri difensori più forti, avendolo poi allenato per tre anni, so cosa aspettarmi da lui. Se può essere il valore aggiunto per andare avanti in Champions? La Juve sta facendo cose straordinarie, in campionato e in Europa, non è mai facile rivincere dopo averlo fatto per tre anni, merito dei dirigenti, dell’allenatore e dei giocatori”, dice provando a stemperare un po’ le tensioni con l’ex club. Tra gli azzurri più attesi c’è Marco Verratti: senza Pirlo e De Rossi (“…decido sempre chi chiamare in base allo stato di forma, fisico e psicologico”), la Nazionale già sabato contro la Bulgaria sarà affidata al giovane centrocampista del PSG: “Premesso che non sarà mai la Nazionale di un singolo, Verratti avrà la chance di dimostrare ora di poter prenderne in mano le redini. E’ il momento giusto per scoprire le carte e capire cosa può aprirsi all’orizzonte”. In quest’ottica va vista anche la convocazione del regista dell’Empoli, Valdifiori: “La coperta è più corta in altri settori, lui però meritava questa chiamata, ha fatto una lunga gavetta, mi piaceva già quando allenavo in B, sono curioso di vederlo confrontarsi con nuovi compagni e altre pressioni”. E’ sotto esame, ma per altri motivi, Alessio Cerci, richiamato nonostante al Milan sia quasi ai margini. “In effetti vive una situazione che induce a porre molte domande – ammette Conte -. Pochi giocatori hanno le sue caratteristiche però, dopo il grande campionato col Torino, ha giocato poco nell’Atletico e ora nel Milan. L’ultima volta che l’ho convocato ha fatto bene, per questo è qui. E ci resta, se continuerà a darmi garanzie. In Nazionale devono venire i migliori, bisogna dimostrare di esserlo e meritarla, non sperare che io abbia poche alternative così da esser convocati sempre e comunque. Questo è il messaggio che voglio inviare a tutti”.

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