MILANO. – Fra settembre e ottobre Expo ospiterà il primo Global Coffee Forum: è stato Andrea Illy, presidente dell’omonima società partner del cluster (il padiglione tematico) dedicato al caffè all’esposizione mondiale, ad annunciare l’appuntamento mondiale a cui saranno presenti una quarantina di Paesi. ”Sarà un’occasione per spiegare le virtù del caffè: piacere, salute e sostenibilità” ha spiegato alla presentazione milanese del cluster che ospiterà nove Paesi (Burundi, El Salvador, Kenya, Ruanda, Uganda, Yemen, Etiopia, Guatemala e Repubblica Domenicana) in uno spazio di 4.427 metri quadrati, ci cui 3.000 di area comune. Il lavoro sul caffè, però, coinvolge anche altri Paesi che hanno un proprio padiglione (come Brasile e Turchia) daranno spazio a questo prodotto. E infatti al gruppo di lavoro che si incontrerà oggi pomeriggio non ci saranno solo gli ospiti del cluster ma una trentina di Paesi diversi. ”Vogliamo che ci sia un fil rouge di attività comuni” ha sottolineato Illy. E questo al di là del global forum e della giornata mondiale del caffè (che sarà il primo ottobre). Parte del lavoro, fatto anche con il Ministero delle Politiche agricole, è per arrivare a una ‘Carta del caffè’, una sorta di ‘protocollo di Kyoto’ del settore che resterà come eredità dopo expo. ”Stiamo lavorando alla più grande celebrazione del caffè mai fatta nella storia” ha spiegato Illy che nel cluster si aspetta almeno quattro milioni di visitatori, una celebrazione – dalla coltivazione alla tazza – che verrà illustrata dalle fotografie di Sebastiao Salgado che proprio con Illy ormai collabora da quattordici anni. E per chi non potrà essere ad Expo, il cluster sarà visitabile anche via internet, dove è stata preparata una copia virtuale. All’esposizione ”sul caffè – ha confermato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina – misureremo una delle interazioni più importanti fra produttori e trasformatori”.
