In Siria l’Isis brucia polli destinati a sfamare la popolazione

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ROMA. – La popolazione soffre la fame in Siria ma l’Isis brucia i carichi alimentari destinati a sfamare gli abitanti di Aleppo perché provenienti dagli Stati Uniti e giudicati impuri anche se preparati secondo le regole ‘halal’. Lo riporta The Indipendent.

Mercoledì scorso, due camion che trasportavano aiuti alimentari sono stati fermati dai miliziani dell’Isis ad un checkpoint nella provincia di Aleppo, in una zona sotto il loro controllo. I miliziani hanno svuotato i camion, pieni di confezioni di pollo, frutta e verdura, e hanno scaraventato tutto in fondo a una collina nella campagna di Akhtarin, per poi bruciare il cibo in un enorme rogo.

Motivo? I polli, anche se attraverso i canali umanitari, provenivano dal nemico statunitense, erano stati impacchetati dalla società americana Koch Foods. Benché le confezioni fossero etichettate come cibo halal, i jihadisti hanno dunque deciso che fossero contrarie alla fede islamica.

Così, mentre quasi 10 milioni di persone in Siria non hanno di che sfamarsi (secondo dati dell’Onu), i militanti del califfato hanno diffuso le immagini del rogo sul web. Le milizie dell’Isis fermano regolarmente veicoli ai valichi e in passato hanno già bruciato carne destinata ai bisognosi, sostenendo che non era adatta al consumo dei musulmani. Il World Food Program, l’agenzia delle Nazioni Unite per il cibo ha espresso preoccupazione per le immagini di distruzione degli aiuti, che circolano su Internet.

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