Trentotto anni al servizio della comunità italo-americana

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NEW YORK: Una elegante festa ha organizzato la F.I.A.O. (Federation of Italian –American Organizations) presso “El Caribe country club” di Brooklyn, per celebrare il suo 38esimo annuale. Importanti personalità americane e italo-americane si sono riunite per festeggiare un nuovo compleanno della Federazione nata nel 1975 con lo scopo di promuovere la comunità italo/americana, offrendo alla stessa una variegata gamma di servizi che vanno dall’assistenza scolastica a quella sociale al fine di migliorare la qualità di vita dei connazionali.

Come è ormai consuetudine, anche quest’anno sono stati assegnati premi a membri della comunitàche si sono contraddistinti in diverse aree, dal sociale, all’economico e al culturale.

Nel campo degli affari e della comunicazione sono stati premiatiTony Argento e Gina Argento entrambi proprietari della società di produzione cinematografica e televisivadenominata “Broadway Stage”, una delle più influenti nella città di New York.

Nel settore dei servizi per la comunità il riconoscimento è andatoaDominick Sarta, architetto di successo che, dopo aver diretto l’azienda di famiglia operante nel campo dell’acciaio, adesso si trova alla direzione di una società di costruzioni dal nome “Sarta Realty”.

Il premio alla filantropia e alla famiglia è stato assegnato alla famiglia Fodera. Un nucleo familiare costituito dai coniugi Richard e Roseann Fodera, entrambi avvocati affermati e membri della Brooklyn Bar association, da cui sono nati i figli Ariana, Alessandra e John.

Il cerimoniale è stato diretto dal professore Jack Spata, attualmente Presidente del consiglio della federazione e Preside della scuola italo americana con sede a Brooklyn, il quale con molto interesse Ha risposto alle domande della Voce:

Mr. Jack Spata, com’è nata l’iniziativa di premiare alcune personalitàche fanno parte della comunità italo-americana?

“L’iniziativa è nata insieme alla nascita della Federazione nel lontano 1975 perché riteniamosia molto importante dare riconoscimento e celebrare tutti i lavori e i successi che gli italo americani hanno realizzato in questi anni, dando eccellenti servizi alla collettività nel suo complesso, sia nel campo imprenditoriale che socio culturale”

In una New York sempre più globalizzata, come vede oggi la posizione della comunità italiana, e soprattutto il rapporto di essa con le altre comunità?

“Anni fa la comunità italiana era ancor più integrata nel variopinto tessuto multiculturale della città metropolitana, tuttaviadi recente non si è fatto abbastanza per allargare l’integrazione con le altre comunità per questo ritengo che sia essenziale riaprire un ampio dialogo con esse in modo da poter far conoscere meglio la nostra identità anche come occasione per un costruttivo confronto socioculturale”

Forse è corretto affermare che oggi si assiste ad una nuova ondata di immigrazione sempre più costituita da giovani altamente qualificati, ben diversa dal quel tipo di immigrazione che ha caratterizzato gli ultimi decenni. Come intende la Federazione accogliere questa diversa generazione di immigrati desiderosa di far parte della comunità italo americana?

“Si è così, la vecchia generazione di immigrati sebbene non qualificata si è contraddistinta per il coraggio di lasciare il proprio paese per entrare a far parte di uno scenario di vita totalmente nuovo e non conosciuto,e devono essere un esempio per le future generazioni di immigrati. Con questa nuova generazione siamo in continuo contatto. Siamo cercando di dare loro ogni tipo di assistenza anche attraverso una scuola bilingue a cui si aggiunge il sistema della lotteria che permette di vincere la green card e anche la nuova legge sull’immigrazione meno stringente dell’anteriore”

La Federazione ha già promosso l’avvio di un centro culturale comunitario a New York, a che punto è il progetto e quali sono i primi riscontri?

“Il centro culturale comunitario èquasi terminato e si trova a Brooklyn sulla Cristoforo Colombo boulevard, e sarà al servizio della comunità italoamericana. In particolare, sarà avviata una scuola bilingue il cui programma è già stato approvato dal dipartimento della pubblica istruzione della Stato di New York. Siamo fieri del fatto che al primo giorno di pubblicazione del programma abbiamo già ricevuto numerosi iscrizioni che superano il numero dei posti disponibili. Alla scuola possono accedere i figli delle famiglie italoamericane che già hanno compiuto il quarto anno di età. La nostra ambizione è quella di creare in pochi anni una scuola bilingue totalmente pubblica, che sia il punto di riferimento della comunità italoamericana, oltre a costituire una buona occasione per i giovani di socializzare tra di loro esportando l’italianità fuori dal contesto familiare”

Ad impreziosire l’evento organizzato dalla F.I.A.O. è stata la presenza di importanti personalità del mondo della politica americana quali l’attuale Senatore democratico ChuzSchumer e il Senatore repubblicano Martin Golden, ciò a dimostrare la oramai piena integrazione della comunità italoamericana nel substrato sociale del paese.

(Gero Salamone/Voce)

Foto: Sal Pavone (Mario Catalano group)

 

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