Morta per trasfusione, maxi risarcimento

(ANSA) – TRANI, 28 APR – I genitori e i due fratelli di una 28enne, talassemica, morta nel 2007 a Trani per aver ricevuto trasfusioni di sangue infetto dal virus dell’epatite C saranno risarciti con un milione e mezzo di euro dal ministero della Sanità.Lo ha disposto, con sentenza di primo grado,il tribunale di Bari che ha riconosciuto il danno morale e biologico e, dunque,la responsabilità in capo al ministero per non aver vigilato su raccolta e distribuzione del sangue e degli emoderivati da destinare alle trasfusioni