Lo Scudetto della Juve: si accende la stella Pogba, spettacolo Tevez

Juventus' supporters celebrate the "Scudetto"
TORINO. – Le pagelle dei bianconeri.

Buffon 9: scherza dicendo di essere “vicino alla scadenza”, ma a 37 anni suonati, a 20 anni dall’esordio in A e con oltre 900 partite ufficiali sulle spalle, resta il numero 1. E’ riuscito ad essere decisivo sulle palle-gol più insidiose, errori ed incertezze s sono contate sulle dita di una mano.

Storari 6.5: riserva sempre affidabile. Chiamato all’ultimo minuto a sostituire Buffon nel derby di andata, ha avuto la sfortuna di doversi inchinare alla prodezza di Bruno Peres, in gol dopo una corsa di 80 metri.

Barzagli 7: una lunga e complessa guarigione dall’infortunio accusato pochi giorni prima dei Mondiali, l’ha lasciato fuori per 7 mesi. E’ rientrato nel finale di stagione, tonico e preciso come non si fosse mai fermato.

Bonucci 7.5: rendimento di grande regolarità, senza grandi distrazioni. Uno dei più impegnati, ha retto benissimo ai super-impegni. Tre reti in A quest’anno: pesantissimo il 3-2 alla Roma, da ricordare anche il 2-0 alla Lazio.

Chiellini 8: inossidabile. Fuori per squalifica le prime due giornate, appena rientrato si è confermato colonna della difesa. La scivolata in Champions contro il Borussia è stato probabilmente l’unico momento sfortunato.

Caceres 6.5: annata storta per l’uruguaiano. Il primo stop in autunno, un mese per la lesione muscolare rimediata il 5 ottobre contro la Roma. All’inizio di marzo, il secondo guaio, più grave: la frattura del malleolo che l’ha costretto in tribuna nella stagione del raccolto.

Lichtsteiner 7: inesauribile, meticoloso nell’azione difensiva, la sua spinta sulla fascia ha scardinato molte difese. Una piccola flessione alla distanza non ne scalfisce un’ottima stagione.

Evra 7.5: prima parte di stagione abbastanza anonima, crescendo finale. Una pedina preziosa sulla linea mediana con il 3-5-2 ma anche esterno nella difesa a 4.

Ogbonna 6: sette partite da titolare quando la difesa bianconera era in emergenza, ha collezionato una ventina di presenze. Ancora qualche battuta a vuota, ma nel complesso è migliorato.

Asamoah sv: è uscito di scena già all’inizio di dicembre, per l’intervento al ginocchio e la ricostruzione di una cartilagine. Si rivedrà nel finale di stagione.

Romulo sv: stagione-calvario per l’esterno preso in prestito dal Verona, operato per un’ernia bilaterale. Solo un paio di presenze poi è finito nella lista dei lungodegenti.

Sturaro 6.5: arrivato a gennaio, è stato prezioso quando Allegri si è trovato a dover gestire l’emergenza a centrocampo per gli infortuni di Pirlo, Pogba e Marchisio.

Padoin 7: campione di professionalità, senza voler strafare si è sempre rivelato utile, da esterno, mediano o anche da regista all’occorrenza.

Pirlo 8: punizione magiche e la solita fonte di gioco indispensabile. Il regista bianconero è stato frenato da qualche infortunio, il più grave subito nell’andata dei quarti di Champions. Rientrato ad aprile dopo uno stop di quasi 50 giorni.

Marchisio 8: il ‘Principino’ bianconero ha raggiunto la piena maturità: recupera palloni, imposta e illumina il gioco, che ci sia Pirlo al suo fianco o che debba sostituire il bresciano. Il ‘giallo’ del doppio referto medico quando era in Nazionale l’ha fatto diventare ancora più protagonista. Per sua fortuna, l’infortunio non era così grave.

Pogba 9: l”oggetto del desiderio’ dell’Europa ricca del calcio, il francese ha deliziato con il suo gioco e gol tanto spettacolari quanto importanti. L’infortunio l’ha lasciato ai box nel momento clou della stagione, ma il suo timbro sul quarto scudetto bianconero l’aveva già messo abbondantemente.

Vidal 6.5: Ripetere il 2013/2014 monstre, non era facile. La stagione del cileno è stata travagliata, il post-operazione al ginocchio e la fatica dei Mondiali l’hanno costretto ad una lunga rincorsa. Crescendo nel finale.

Pereyra 7: in progresso, anche se il suo talento è rimasto ancora in larga parte inespresso. Meglio da trequartista, che nella linea dei 5 centrocampisti, Allegri avrebbe voluto qualche gol in più da lui. Pepe 6.5: finito un calvario durato due anni, si è ripreso la scena in Coppa Italia, con grande orgoglio. Qualche apparizione anche in campionato.

Mattiello sv: due presenze in serie A prima di passare al Chievo, dove ha avuto un grave infortunio.

Morata 7.5: gol pesanti partendo dalla panchina, ha soffiato il posto a Llorente come prima spalla di Tevez. Ed ha segnato anche da titolare. Una forza della natura che ha fatto grandi progressi sul piano tattico.

Llorente 6.5: non ha ripetuto la sua prima stagione alla Juve. Nulla da dire sul piano dell’impegno, ma un po’ molle in area di rigore. Uscito dal rango dei primattori.

Tevez 9.5: una stagione incredibile. Non c’è fatica o acciacco che l’abbia fermato. Ha segnato gol ‘immortali’: tecnica, potenza, scaltrezza. Sempre fino al 95′ su e giù per il campo. La Juve spera che non voglia tornare in Argentina.

Coman 6: il suo talento deve ancora sbocciare, qualche anticipazione l’ha già data ma è tutto da scoprire.

Giovinco 6: a gennaio ha lasciato la casa bianconera per un contratto principesco in Canada.

Matri 6: arrivato a gennaio al posto di Giovinco.

De Ceglie sv: partito in estate, rientrato a gennaio.

Marrone sv: è rimasto quasi sempre ai box per infortunio.

Allegri 9.5: un capolavoro. Chiamato in fretta e furia al posto di Conte, con grande autorevolezza ha guidato la Juve al quarto titolo ed alle semifinali di Champions dopo 12 anni. Ha fatto tacere gli scettici ed i detrattori.