Maduro denuncia la guerra psicologica delle agenzie di stampa

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CARACAS. – Il presidente Nicolás Maduro, ha accusato le agenzie internazionali di notizie di “fare parte della macchina di guerra psicologica” lanciata per “creare opinioni contrarie” al suo governo. Maduro se l’è presa con le agenzie per aver definito “spie” i cinque agenti dell’intelligence cubano arrestati in Florida e liberati l’anno scorso, attualmente in visita a Caracas, dove il suo governo li ha ricevuti come “gli eroi di Miami”.

“E’ questo il manuale di stile delle grandi agenzie corporative – Reuters, Afp, Efe – e sono loro che fissano le posizioni a livello mondiale, e dicono che c’è guerra quando ci deve essere guerra e possono trasformare il peggiore assassino del mondo in un angioletto, se necessario”, ha detto Maduro durante un incontro con i cinque cubani.

L’erede di Chávez ha celebrato l’esempio degli “eroi di Miami”, definendoli “un gruppo di ferventi patrioti cubani e latinoamericani che sono andati nel territorio degli Stati Uniti per fermare gli attacchi terroristici che stavano organizzando contro il loro popolo”.