Salvini alla conquista del Sud, ma arrivano le uova

Salvini a Foggia, lancio fumogeni,carica forze ordine

FOGGIA. – Slogan e cori di contestazione non sono bastati: ad accogliere Matteo Salvini a Foggia ci sono stati lanci di uova, così come era avvenuto a Lecce, ma anche pomodori, banane e, soprattutto, candelotti fumogeni, alcuni dei quali indirizzati anche contro le forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso dell’hotel Cicolella e che poi hanno messo in atto una breve carica ‘di contenimento’.

Durante i tafferugli una manifestante sarebbe rimasta ferita alla testa: è stata vista sanguinante, è stata chiamata un’autoambulanza, ma di lei si sono poi perse le tracce. Non ci sono state conseguenze per Matteo Salvini che dopo aver tenuto l’incontro elettorale ha lasciato indisturbato la città senza aver alcun contatto con i manifestanti (una cinquantina, con striscioni e cartelli con scritte contro la Lega e il suo leader).

La Lista Noi con Salvini sostiene in Puglia, insieme con Forza Italia, uno dei due candidati del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Adriana Poli Bortone. L’ex sindaco di Lecce ed ex Ministro è stata voluta da Silvio Berlusconi ma non da Raffaele Fitto, che sostiene invece Francesco Schittulli. “Ma Alfano è in grado di garantire la libertà di espressione e il diritto di svolgere comizi?”, ha chiesto Salvini commentando gli incidenti. “Altrimenti – ha rincarato la dose – è meglio che se ne vada se non è in grado di isolare i violenti”.

Contro i manifestanti dei centri sociali è intervenuto il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli: “I sedicenti antagonisti adesso pretendono di dispensare patenti di democrazia lanciando lacrimogeni, oggetti e inneggiando all’antifascismo? Ripaghino i danni e vadano a fare volontariato”, ha detto.

Mentre i manifestanti si davano da fare a lanciare le uova e i pomodori, Salvini all’interno del ‘Cicolella’, nella sala piena di gente, toccava i temi con cui è sicuro di poter conquistare il Sud: il precariato, la lotta alla criminalità e alla mafia (“c’è qualcuno che su questo problema è connivente”), l’immigrazione ( si “fa business sull’accoglienza”), la scuola (“Renzi porta rogna perché vengono giù i soffitti”), e anche quelli più locali come l’emergenza xylella e il gasdotto Tap (“bisogna ascoltare i territori”).

“Puntiamo ad essere – ha più volte ripetuto nel suo tour in Puglia che ieri sera ha toccato anche Bari dove non si sono registrate contestazioni – un punto di riferimento di tutto il centro destra”. “E vogliamo portare – ha detto – un pochino di lavoro in più, con la battaglia contro la Legge Fornero, un pochino di agricoltura in più con le battaglie contro Bruxelles che sta massacrando la Puglia e un po’ di sicurezza in più”.

Alcune decine di manifestanti, nella prima mattinata, avevano accolto Salvini con cori di protesta anche ad Andria e Salvini, indossando la ‘sua’ felpa, si era lamentato stringendo il tablet fra le mani e filmando la sala dell’hotel Cristal piena di gente: “Così se i giornalisti dovessero sbagliarsi, come ieri a Lecce, dove c’erano tante persone per bene e hanno parlato di quei pochi fuori che anziché mangiare le uova le hanno buttate, ci sarà un video”. Poco dopo le robuste contestazioni di Foggia. Ma Salvini appare tranquillo: il voto delle comunali, come sottolinea vittorioso il leader del Carroccio, “è un bell’antipasto per il 31 maggio”.
(di Luisa Amenduni/ANSA)

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