Famiglia bene sterminata a Washington, caccia all’uomo

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NEW YORK. – E’ stato tradito da tracce del suo Dna sul ‘cornicione’ della pizza ordinata mentre teneva in ostaggio una intera famiglia, sequestrata, legata, torturata e infine sterminata. Ora e’ caccia all’uomo nel nordest degli Stati Uniti. Un uomo “armato e pericoloso”, ricercato per l’omicidio di quattro persone a Washington e fuggito verso New York.

Secondo le ultime tracce rinvenute dagli investigatori, potrebbe nascondersi a Brooklyn. Comincia a diradarsi, dunque, la nebbia su un vero e proprio giallo che per giorni e’ rimasto avvolto nel mistero. E che ora sta assumendo i contorni di una vera e propria vicenda in stile Arancia Meccanica.

All’inizio tutto lasciava pensare ad un incidente: una villa della Washington-bene – a due passi dalla dimora del vice presidente Joe Biden e di numerose ambasciate – divorata dalle fiamme e quattro corpi trovati senza vita al suo interno. Quelli di Savvas Savopoulos, facoltoso uomo d’affari e presidente dell’impresa fornitrice di materiale edile American Iron Works, di sua moglie Amy e del figlioletto di 10 anni Philip. Tra i cadaveri anche quello della governante.

Col passare dei giorni, pero’, il quadro e’ drasticamente cambiato. Tutto lascia supporre che la mansion milionaria si sia trasformata per alcune ore in una vera e propria casa degli orrori. Gli investigatori – il cui lavoro e’ stato rallentato dalla devastazione provocata dall’incendio – hanno infatti scoperto come sui cadaveri c’erano i segni di torture e di ferite provocate con un punteruolo, forse anche con un’arma da taglio.

Difficile ancora dire se la morte sia stata dovuta a queste ferite o al fuoco e al fumo sprigionatisi durante il rogo. Rogo che a questo punto sarebbe stato appiccato nella speranza di far sparire il più possibile le tracce dell’efferato delitto. Quest’ultimo sarebbe stato compiuto da Daron Wint, 34 anni, afroamericano, dipendente dell’impresa di famiglia degli Savopoulos. Si pensa abbia agito da solo.

Il movente non e’ ancora chiaro, anche se dall’abitazione mancherebbero all’ appello 40.000 dollari contenuti in un pacco che era stato portato in casa da un impiegato di Savopoulos. Non si esclude pero’ ci posano essere altre piste. Si indaga sull’attività dell’imprenditore ucciso. Una delle auto della famiglia, una Porsche, sarebbe poi stata rubata la sera del delitto. E le immagini di alcune telecamere a circuito chiuso immortalerebbero proprio il ricercato alla guida.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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