L’operazione ritorno è scattata, il Milan punta Ancelotti

 on the eve of the UEFA
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MILANO.- Al Milan il maestro può prendere il posto del discepolo. Di solito accade il contrario ma, dopo aver perso due scommesse su altrettanti esordienti, Silvio Berlusconi vuole affidare la sua creatura calcistica a un allenatore veterano e vincente come Carlo Ancelotti per sostituire Filippo Inzaghi, ormai a una decina di giorni dal capolinea.

L’operazione ritorno è scattata, anche se non è semplicissima. Il Milan può garantire ad Ancelotti solo meno della metà dei 7,5 milioni di euro netti che in Spagna percepirebbe ancora per un anno. Quindi aspetta di capire se, quando e come il tecnico sarà esonerato dal Real Madrid: una liquidazione faciliterebbe il piano rossonero. A Casa Milan aspettano notizie da Ernesto Bronzetti, agente Fifa vicino ad Ancelotti e spesso mediatore negli affari fra i due club.

L’indiscrezione della sua missione a Madrid è filtrata quasi contemporaneamente ai rumors provenienti dalla Spagna secondo cui dalla settimana prossima Florentino Perez, nonostante parte dello spogliatoio sia contrario al cambio, inizierà una trattativa con l’attuale allenatore del Napoli Rafa Benitez, individuato per prendere il posto del tecnico italiano.

Negli ultimi giorni, dopo l’eliminazione di Cristiano Ronaldo e soci dalla Champions, sono stati più intensi i contatti fra Ancelotti e l’ad rossonero Adriano Galliani, mai interrotti da quando l’allenatore nel 2009 ha lasciato Milanello dopo aver vinto praticamente tutto, anche grazie ai gol di Inzaghi. Ora il destino dell’ex attaccante, ormai al capolinea della sua breve avventura sulla panchina rossonera, potrebbe incrociarsi con quello dell’allenatore a cui ha sempre detto di ispirarsi.

Cinquantasei anni a giugno, Ancelotti sarebbe intrigato dal ritorno al Milan, anche se secondo altre ricostruzioni non scarterebbe l’idea di un anno sabbatico, magari in attesa di guidare la Nazionale dopo l’Europeo. L’attuale ct azzurro, Antonio Conte, è invece la prima alternativa (seguita dai vari Montella, Emery e Sarri) nei piani di Berlusconi, che dopo qualche stagione all’insegna dell’austerità sembra deciso a investire di nuovo sul Milan.

D’altronde servono acquisti di un certo tipo per coinvolgere un allenatore come Ancelotti. Inoltre, risultati migliori di quelli raccolti ultimamente potrebbero attirare offerte superiori a quelle che, finora, non hanno convinto l’ex premier a cedere la maggioranza del club.